Presentazione
Rispetto ad altri Paesi europei, lo Stato politico italiano si è realizzato molto più tardi, ma la sua rapida formazione, con l’azione decisiva di una sola generazione di uomini, dimostra che esso sorgeva sulle basi consistenti di una civiltà, costituitasi da tempo, cresciuta unitariamente con forze spontanee e capace di esprimersi con una lingua che ne ha alimentato la consapevolezza e l’ha fatta conoscere e riconoscere costantemente anche nel contesto internazionale.
Su questo sfondo si colloca l’azione svolta dall’Accademia della Crusca, che dalla sua fondazione (1582-83) ha operato intensamente, per oltre tre secoli, per il consolidamento e la diffusione della tradizione linguistica unificante del tessuto nazionale. Il suo grande Vocabolario, apparso in prima edizione nel 1612 (e divenuto modello per tutti gli altri delle lingue d’Europa), fu riproposto in varie e sempre più ampie edizioni, che circolarono in tutte le case delle nostre classi istruite, e all’indomani dell’Unità (nel 1863) si presentò all’intera società italiana con il primo volume della quinta e monumentale edizione, definita “il gran libro della Nazione”.
Per questo, per la ricorrenza dei 150 anni dalla raggiunta Unità d’Italia, l’Accademia della Crusca ha intrapreso un programma di iniziative, sia scientifiche che altamente illustrative, che mettono in evidenza il ruolo determinante della lingua nel processo di unificazione nazionale.
Oltre ai convegni e alle iniziative pubbliche l’Accademia sta realizzando alcuni progetti editoriali e informatici specificatamente dedicati al festeggiamento del 150 anniversario dell’unità:
Pubblicazione del volume Lingua italiana, Unità d’Italia e Accademia della Crusca.
Nel volume saranno illustrate – con opportuno corredo di documenti e di immagini, e con un DVD multimediale e interattivo – le vicende della storia della lingua italiana, con particolare riferimento ai grandi cambiamenti linguistici avvenuti dopo l’Unità politica e al ruolo svolto dall'Accademia della Crusca.
Costituzione di una banca dati sui neologismi post-unitari contenuti nelle schede degli Accademici conservate in archivio.
L’archivio digitale delle schede lessicografe riunite dagli Accademici tra la fine dell’Ottocento e gli inizio del Novecento arricchirà l’insieme di strumenti informatici realizzati dall’Accademia della Crusca, concentrando l’attenzione sulle innovazioni linguistiche che caratterizzano il periodo post unitario.
Le altre iniziative collegate alle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia sono le seguenti:
IX Convegno dell'ASLI, Associazione per la Storia della Lingua Italiana, intitolato Storia della lingua italiana e storia dell'Italia unita. L'italiano e lo stato nazionale. Il Convegno, tenutosi presso l'Accademia della Crusca dal 2 al 4 dicembre 2010, ha, come di consuetudine, visto la presenza di numerosissimi studiosi e appassionati della lingua italiana.
Partecipazione all'incontro La lingua italiana fattore portante dell'identità nazionale, il 21 febbraio 2011 presso il Quirinale. La professoressa Nicoletta Maraschio, presidente dell'Accademia della Crusca, ha svolto un intervento su invito in occasione dell'incontro, al quale hanno partecipato eminenti personalità della cultura italiana.
Convegno La lingua italiana e il teatro della diversità (15-16 marzo 2011). Realizzato dall'Accademia in collaborazione con la Compagnia Italiana di Maurizio Scaparro, grazie al contributo di storici del teatro, linguisti, scrittori e personalità impegnate a vario titolo nel mondo teatrale ha approfondito il ruolo attivo svolto dal teatro nella formazione di una lingua intesa come patrimonio comune dell’Italia unita, nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze regionali, delle complessità sociali e delle molteplicità culturali.
Partecipazione alla Notte Tricolore fiorentina. L'Accademia ha preso parte alla Notte con una sessione di giochi linguistici, intitolata Lo stravizzo delle parole, tenuta da Emanuele Baldi in piazza Santa Croce. Oltre a questo, per tutto il corso della serata, collaboratori dell'Accademia si sono dedicati Alla ricerca del fiorentino d’oggi, aggirandosi tra il pubblico per trovare contributi al pluriennale progetto del Vocabolario del Fiorentino Contemporaneo, fortemente voluto da Giovanni Nencioni.
Organizzazione della sessione fiorentina del Convegno di studi Artusi100. Il secolo artusiano. Celebrazioni per il centenario della morte di Pellegrino Artusi, tenutosi tra Firenze e Forlimpopoli dal 30 marzo al 2 aprile 2011. Giovanna Frosini ed Elisabetta Benucci, collaboratrici dell'Accademia della Crusca, hanno inoltre curato la mostra Pellegrino Artusi, il tempo e le opere, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze dal 31 marzo al 30 aprile.
Organizzazione, nell'ambito del Festival d’Europa, iniziativa dell'Istituto Universitario Europeo, della manifestazione La piazza delle lingue, con il convegno L'italiano in Europa nel XXI secolo. Per Gianfranco Folena, che si terrà nei giorni 6-7 maggio presso l'Accademia della Crusca.
Organizzazione, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, in collaborazione con l’Università di Firenze, con il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, con il Ministero degli Affari Esteri e con il Comune di Firenze, delle Olimpiadi di lingua italiana (27 maggio-15 ottobre 2011).
Organizzazione, in collaborazione con la Regione Toscana, del convegno Un secolo per la costituzione (1848-1948). Parole e concetti nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, che si terrà il giorno 11 novembre 2011 con l'intento dimettere insieme le conoscenze, le capacità e le esperienze di linguisti e giuristi.
Organizzazione della Mostra sulla lingua italiana intitolata Una di lingua. La lingua negli anni dell'Unità d'Italia (11 ottobre-30 novembre 2011), in collaborazione con l’Associazione Dante Alighieri e l’ASLI (Associazione per la storia della lingua italiana), presso la Biblioteca delle Oblate.
Pubblicazione, in partecipazione alla XI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, del volume Italia linguistica: gli ultimi 150 anni. Nuovi soggetti, nuove voci, un nuovo immaginario, a cura di Elisabetta Benucci e Raffaella Setti.