La seconda edizione del Vocabolario fu pubblicata nel 1623, sempre a Venezia, a cura di Bastiano de’ Rossi. Rispetto alla prima non ci furono modifiche o aggiunte di grande rilievo. Le dimensioni del vocabolario rimasero le stesse (sempre un unico volume) anche se vennero inseriti tra le opere citate le Rime di Michelangelo, le Lettere del Tolomei, le poesie del Guarino, i Beoni di Lorenzo de’ Medici, le opere di Ludovico Martelli, il Demetrio del Segni e le rime burlesche di Luca Martini.
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