Con dolore riportiamo la notizia della morte di Francesco Bruni, illustre linguista e storico della lingua italiana. Bruni era socio dell'Accademia della Crusca dal 1990 e Accademico dal 1995.
Allievo di Salvatore Battaglia, si era formato all'Università di Napoli. Ha insegnato alle Università di Napoli, Bari, Salerno, Verona e, infine, Venezia, prima (come assistente) Filologia romanza e Letteratura italiana, poi (da docente), Storia della lingua italiana e Storia della grammatica.
I suoi numerosi interessi di ricerca comprendevano la storia del latino medievale e dell'italiano, dalle origini alla contemporaneità, con particolare riguardo per i primi secoli e il Rinascimento, per la lingua e la tecnica narrativa del romanzo italiano otto-novecentesco e la lingua poetica nel Novecento. Tra gli autori, si è occupato in particolare di Boccaccio, di critici e narratori del Rinascimento (Sperone Speroni, Benedetto Varchi, Antonfrancesco Grazzini), di Tasso, Leopardi, Manzoni, Tommaseo, Serao, Saba, Ungaretti, Montale. Si è occupato inoltre della diffusione dell'italiano prima dell'Unità dentro e fuori i confini della penisola, delle scritture semicolte (a lui si deve la fortuna dell'aggettivo semicolto negli studi linguistici italiani) e dell'insegnamento dell'italiano come lingua prima e seconda, firmando anche per la Rai, come co-autore, un corso di italiano per arabofoni.
È stato visiting professor presso l'Università di Ayn Shams al Cairo, l'Università di Girona, la UCLA, l'Università di Toronto. È stato il primo a promuovere i corsi di scrittura all'Università.
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