Le origini

La prima raccolta significativa può essere individuata in un discreto numero di manoscritti sui quali gli accademici lavorarono fino alla pubblicazione nel 1595 della Divina commedia di Dante Alighieri nobile fiorentino ridotta a miglior lezione e dei quali si trova testimonianza in una serie di cataloghi sei-settecenteschi della Biblioteca.


Dalla fondazione dell’Accademia al 1783, anno che vide l’accorpamento della Crusca nell’Accademia Fiorentina seconda, per volere del granduca Pietro Leopoldo, la raccolta libraria ebbe un discreto incremento, anche in seguito a donazioni post mortem e all’uso degli accademici di offrire i propri libri.


Nel 1778 risultavano conservati nella collezione accademica 64 testi manoscritti e 237 edizioni a stampa, come si evince dal Catalogo de’ Libri e delle Scritture compilato dall’accademico Rosso Antonio Martini.