Istituto italiano di cultura di Tirana
nell'ambito della XVII Settimana della lingua italiana nel mondo
Conferenza di Nicoletta Maraschio
17 ottobre 2017, ore 10
Aula magna dell'edificio "LIRIA", Città dello Studente
Università di Tirana
Dall’italiano comune al cinema e dal cinema all’italiano comune. Un rapporto continuo di dare e avere. Il cinema è stato senz’altro uno dei fattori più importanti del processo novecentesco di italianizzazione: uno spettacolo di massa che, prima e accanto al trasmesso radio - televisivo, ha influenzato in modo capillare e profondo il comportamento linguistico degli italiani. La parola filmica, con il muto (per lo più come didascalia) e successivamente, coll’avvento del sonoro (come genere peculiare di “parlato”) è una componente fondamentale dell’italiano contemporaneo. Con il passare del tempo, il parlato cinematografico si è emancipato dalla lingua scritta letteraria e da quella teatrale recitata. Sempre più si è determinata sullo schermo una valorizzazione continua e “realistica” delle diverse varietà di italiano (letterario, colloquiale, regionale, gergale…). In particolare, l’italiano regionale ha avuto una sorta di consacrazione proprio dal cinema, a cominciare dalla Commedia all’italiana. Mentre i dialetti (non solo nei film comici) hanno rappresentato un tratto tipico della nostra cinematografia. Il suo successo internazionale ha certamente favorito una migliore conoscenza della nostra lingua all’estero e l’affermazione di alcuni italianismi provenienti dal cinema (famosi i felliniani: paparazzo, dolcevita). E oggi? Quali sono le tendenze più interessanti della lingua del cinema? Si parla molto di “convergenza” dei media. E in effetti il rapporto tra narrazione televisiva e narrazione cinematografica appare assai più stretto che in passato.
Piazza delle lingue: L'italiano fuori d'Italia
Piazza delle lingue: L'italiano fuori d'Italia