"Ecologia linguistica" (Bergamo)

giovedì 26 settembre 2002

Presentazione

 Il tema del  XXXVI Congresso internazionale di Studi della Società di Linguistica Italiana ripropone la nozione a suo tempo introdotta da Einar Haugen (in The ecology of language, Stanford, Stanford University Press, 1972) per designare il complesso di relazioni che lega una lingua o una varietà di lingua con l'ambiente linguistico, antropologico, geografico in cui quella si viene a trovare. La nozione, rimasta in secondo piano per un paio di decenni, è stata di recente ripresa e sviluppata in relazione alle previsioni pessimistiche circa la drastica riduzione della diversità linguistica nei prossimi decenni e all’attenzione per la situazione delle numerose lingue insidiate. Ne sono testimone le numerose pubblicazioni che si sono accumulate al riguardo nel corso degli ultimi anni (p.es. Peter Mühlhäusler, Linguistic ecology. Language change and linguistic imperialism in the Pacific region, London, Routledge, 1996; Alwin Fill/Peter Mühlhäusler (eds.), The ecolinguistics reader: language, ecology and environment, London, Continuum, 2001).
Il temario propone la discussione dei diversi aspetti legati alla nozione di ecologia in riferimento al linguaggio, che comprendono ma vanno anche al di là delle tradizionali direzioni di ricerca sociolinguistica e sul contatto interlinguistico. I rapporti tra lingue e varietà di lingue vanno proiettati in un quadro di interpretazione più ampio in relazione a contesti internazionali e nazionali e alle condizioni che favoriscono o impediscono il formarsi e il mantenersi di una certa densità di diversità linguistica in dipendenza di fattori ambientali e sociali.
Questa prospettiva esclude la trattazione di aspetti di stretta rilevanza acquisizionale, dialettologica o di sociolinguistica variazionista, ferma restando la possibilità di trattare in chiave sia sincronica che diacronica i punti del temario che vi si prestano.

Agenda

Temario


Modelli e teorie
a) La diversità linguistica
b) Approcci sociolinguistici
c) Approcci antropologici
d) Approcci ideologici
e) Aspetti metodologici

Interazione tra lingue in contesti nazionali
a) Lingua, dialetto, lingue minoritarie
b) Mantenimento e perdita delle lingue di immigrazione
c) Formazione di varietà di contatto
d) L’italiano usato con non-nativi e tra non-nativi

Interazione tra lingue in contesti sovranazionali
a) Lingue di lavoro
b) Lingue veicolari
c) L’italiano in Europa

Prospettive di pianificazione
a) Standardizzazione
b) Salvaguardia della diversità
c) Elaborazione e riforma di sistemi grafici
d) Prospettive didattiche

In sintesi


  • 26/09/2002
  • Collaborazione di Crusca

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