Italiani: ignoranti o istruiti?

Presentazione

Il conduttore di Ballarò, autore de "La fabbrica degli ignoranti" e il collega del "Corriere della Sera", autore di "Italians", processano scuola e università.

Perugia, 16 gennaio 2009. Qual è il livello di istruzione della classe dirigente del nostro paese? E quale quello del cosiddetto "italiano medio"? Tutta colpa della scuola e dell'università o è che non abbiamo imparato a studiare e a migliorarci?

Su tali quesiti e più in generale sullo stato del sistema formativo nazionale si confronteranno, muovendo da distinte prospettive d'analisi, Giovanni Floris, conduttore della trasmissione televisiva "Ballarò" e autore de "La fabbrica degli ignoranti"- libro indagine sul mondo della scuola, e il collega del "Corriere della Sera" Beppe Severgnini, 'padre' del fenomeno "Italians".

L'appuntamento è per giovedì 22 gennaio, alle 17.30, nell'Aula Magna dell'Università per Stranieri di Perugia.

Il rapporto tra istituzioni formative e costumi sociali è senz'altro caro ai due giornalisti: se Floris ne "La fabbrica degli ignoranti" appunta l'attenzione su scuola e università per rintracciare le radici di quello che definisce "il fallimento culturale italiano", Severgnini porta avanti da tempo l'impegno - che trascorre di libro in libro, di blog in blog - di tratteggiare il profilo sociale degli italiani guardandoli dall'estero, con suoi occhi di giornalista-viaggiatore e con quelli, appunto degli "Italians".

A fare alternativamente da pubblici ministeri e avvocati difensori in questo 'processo' al sistema scolastico-universitario saranno alcuni attori della scena politico-imprenditoriale: Franco Asciutti, Enrico Letta e Luisa Todini. Al rettore Giannini, che d'università e di cultura nazionale un po' se ne intende, il compito di arbitrare della partita.