Linguaggio a Roma Tre. Marina Sbisà: Presupposizioni e implicature: le ragioni di una distinzione (Roma, 14 febbraio 2008)

giovedì 14 febbraio 2008

Presentazione

Per il ciclo Linguaggio a Roma Tre
organizzato dal Dipartimento di Linguistica

giovedì 14 febbraio 2008, ore 15,30

Prof.ssa Marina Sbisà (Università di Trieste)
Presupposizioni e implicature: le ragioni di una distinzione

Sala Riunioni del Dipartimento di Linguistica (III piano) Via Ostiense 236, Roma

Agenda

'Linguaggio a Roma Tre' - 14 febbraio 2008

Presupposizioni e implicature: le ragioni di una distinzione

Prof.ssa Marina Sbisà (Università di Trieste)

La nozione di presupposizione e quella di implicatura vengono da teorie diverse anche se ambedue originate nell'ambito della filosofia analitica del linguaggio ordinario: Strawson e Austin da un lato, Grice dall'altro. Di fatto le due nozioni sono state in competizione fra loro, raggiungendo una sorta di equilibrio di compromesso con, da un lato, la nozione di presupposizione pragmatica introdotta da Stalnaker, di forti connotati griciani, e dall'altro lato l'estensione dell'idea di implicatura convenzionale a coprire numerosi fenomeni che erano stati inizialmente individuati come presupposizioni.

Ma esistono diverse ragioni per mantenere una distinzione fra presupposizioni e implicature. Le presupposizioni possono, senza che sia cancellato il loro valore di informazioni date per scontate, essere formulate esplicitamente nella superficie testuale. Se invece viene formulato esplicitamente nella superficie testuale il contenuto di un'implicatura, l'implicatura, che avrebbe la natura di un senso aggiuntivo o correttivo, non viene più inferita in quanto tale. La presupposizioni, essendo informazioni date per scontate, appartengono di diritto allo sfondo di un atto linguistico, mentre le implicature solo occasionalmente coincidono con degli assunti di sfondo condivisi dai partecipanti. Le presupposizioni, quando sono informative, lo sono in virtù di una sorta di ricatto comunicativo, mentre le implicature comunicano in modo seduttivo, grazie al coinvolgimento del ricevente e al suo riconoscimento della soggettività del parlante.

Se passiamo a considerare le funzioni testuali dei diversi tipi di implicito, vedremo facilmente che le presupposizioni servono a fornire informazione in modo compatto ed economico, e eventualmente a persuadere in modo nascosto; mentre le implicature arricchiscono o correggono il senso esplicitamente formulato, permettono di introdurre sfumature di senso o ambiguità suggestive, e all'occasione rendono il ricevente in qualche misura corresponsabile del senso che il discorso viene ad acquisire.La consapevolezza delle differenze fra presupposizioni e implicature, accompagnata dalla padronanza dei diversi percorsi di esplicitazione e dalle diverse giustificazioni argomentative del senso attribuito, può giocare un ruolo importante nella formazione di pratiche di parafrasi esplicitante, utili al controllo della comprensione di testi e allo sviluppo della lettura critica.

In sintesi


  • 14/02/2008
  • Collaborazione di Crusca

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