Ministero degli Esteri
15-20 ottobre 2001
Dal 15 al 20 ottobre 2001 presso i 96 Istituti e Centri Italiani di Cultura presenti nei vari paesi del mondo si è svolta la I Settimana della lingua italiana nel mondo, organizzata dall'Accademia della Crusca e dal Ministero degli Affari Esteri.
Il programma comprende conferenze, lezioni e dibattiti articolati nelle due sezioni La lingua italiana nel tempo, da dove viene e dove va e L'italiano e le arti della parola (letteratura, teatro, cinema, opera , canzone, trasmissioni radiofoniche e televisive), una serie di mostre di libri sulla lingua e la cultura italiana, un concorso di scrittura creativa per studenti di italiano all'estero e una teleconferenza via Internet (18 ottobre) tra l'Accademia della Crusca e 10 fra le principali sedi di Istituti Italiani di Cultura all'estero (da Sidney a Los Angeles), in cui saranno dibattuti temi relativi alla lingua italiana con domande rivolte a studiosi e a personalità della cultura italiana tra cui Gian Luigi Beccaria, Margherita Hack, Giuliana Morandini, Francesco Sabatini, presidente dell'Accademia della Crusca, Edoardo Sanguineti, Sergio Zavoli.
L'iniziativa intende rispondere alla necessità di promuovere la consapevolezza dell'importanza della conoscenza linguistica nell'ambito della promozione culturale. Negli ultimi anni, infatti, è risultato sempre più evidente che la diffusione della cultura intellettuale ha scarsa resistenza se non si salda alla conoscenza della lingua e che la lingua va di conseguenza trattata come un bene culturale in se stessa.
Nel dibattito attuale sulle sorti della ricchezza delle diversità culturali del pianeta, l'accento cade più spesso, o prima, sulle sorti delle lingue. Anche tra i paesi dell'Unione Europea si discute oggi più insistentemente di alleanze linguistiche, che non genericamente di scambi culturali.
Proponendo questa iniziativa specifica per la lingua italiana, non si chiede certo di limitare altre azioni che propongano direttamente altri aspetti della nostra cultura: film, letteratura, arte, ecc. Si chiede solo che non venga scavalcata la lingua.
Piazza delle lingue: L'italiano fuori d'Italia