Convegno Il veneto: tradizione, tutela, continuità

Da venerdì 11 febbraio 2011 a sabato 12 febbraio 2011

CONVEGNO

 

Il veneto:

tradizione, tutela, continuità

 

 

11-12 febbraio 2011

ore 9.30

 

Sale Monumentali

della Biblioteca Nazionale Marciana

Presentazione

PREMESSA

Oltre settecento anni or sono, Dante Alighieri avviava, con il De Vulgari Eloquentia, il lungo viaggio degli intellettuali italiani alla ricerca di una lingua nazionale unitaria. Nell'intraprendere la sua lunga caccia sulle orme della "odorosa pantera" del volgare illustre, egli muoveva dalla consapevolezza della straordinaria diversificazione linguistica della Penisola: nam aliter Paduani et aliter Pisani locuntur, scriveva, infatti, segnalando le cospicue differenze linguistiche tra parte destra e sinistra dello Stivale.

Seguendo il racconto biblico, Dante individuava la causa di tale differenziazione nella punizione divina della superbia dell'uomo, che volle sfidare il Signore con la costruzione della Torre di Babele.

Ma oggi che, dopo centocinquanta anni di Unità, la lunga ricerca della lingua nazionale può dirsi conclusa e la lingua italiana è diffusa presso la quasi totalità della popolazione, si può finalmente tornare a considerare la diversità linguistica della nostra Penisola per quello che essa davvero rappresenta: non dannazione, ma ricchezza e valore, espressione irrinunciabile delle molteplici identità culturali italiane.

È con questo spirito che la Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO e la Regione Veneto hanno scelto di organizzare un Convegno internazionale dedicato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale veneto. Innanzitutto, per rendere omaggio al ruolo straordinario che esso ha avuto nella costruzione e nella definizione del patrimonio culturale italiano nel suo insieme: da Bembo a Cesarotti, da Ruzante, Calmo a Goldoni, da Zanzotto a Rigoni Stern e Meneghello, cultura veneta e cultura italiana si sono intrecciate in un nodo indissolubile quanto virtuoso, in grado di generare alcuni tra i più significativi esperimenti della nostra intera storia letteraria.

Ma, soprattutto, perché i territori della Serenissima hanno rappresentato per secoli uno dei più importanti luoghi di libertà e dialogo del Mediterraneo, nonché uno dei più tolleranti punti di incontro tra Oriente e Occidente: il luogo ideale, dunque, per ribadire con forza la necessità e l'urgenza di tutelare e valorizzare ogni diversità linguistica, culturale e religiosa, come patrimonio comune dell'intero genere umano.

 

 

Piazza delle lingue: La variazione linguistica

Agenda

 

PROGRAMMA

I GIORNATA

 

Ore 9.30 Saluti istituzionali

Roberto Maroni, Ministro dell'Interno

Daniele Stival, Assessore all'Identità e alla Lingua Veneta

Giovanni Puglisi, Presidente Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO

 

Ore 10.15 I Sessione

Presiede: Nicoletta Maraschio, Presidente Accademia  della Crusca

Tullio De Mauro, Professore emerito di Linguistica della Sapienza di Roma, Multilinguismo e plurilinguismo: l'area veneta nell'Italia linguistica contemporanea

Alessandro Pizzorusso, Professore di Diritto Costituzionale, Università di Pisa, Le minoranze linguistiche nella Costituzione italiana

Mario Bertolissi, Professore di Diritto Costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza nell'Università di Padova, Il Veneto. L'idea e la percezione di sé attraverso le parole e il linguaggio dello Statuto regionale

Christopher John Moseley, esperto UNESCO dell'Atlas of Endangered Languages, Language and Dialect in Italy and the wider Europe in the context of the UNESCO Atlas

Angelo Di Caprio, Direttore Centrale per i diritti civili la cittadinanza e le minoranze, Ministero dell'Interno, La tutela delle lingue minoritarie in Italia e la tutela del patrimonio linguistico Veneto

 

Ore 13.00 Chiusura I Sessione

 

Ore 14.30 II Sessione

Presiede: Michele Cortelazzo, Preside della Facoltà di Lettere dell'Università di Padova

Flavia Ursini, Professore di Sociolinguistica, Università degli Studi di Padova, Sono vitali le varietà venete? Parametri diagnostici a confronto

Gianna Marcato, Professore di Dialettologia Italiana, Università degli Studi di Padova, Valore e significato dei dialetti nella storia linguistica del Veneto

Arturo Tosi, Emeritus Professor University of London, Professore di Sociolinguistica, Università degli Studi di Siena, 2011: chi parla veneto pensa in veneto?

 

Concluderà la Giornata l'intervento di Ivano Paccagnella, Professore di Storia della Lingua italiana all'Università di Padova.

 

Ore 17.00 DIBATTITO

Ore 18.00 Chiusura della prima giornata del Convegno

 

II GIORNATA

 

Ore 9.30 III Sessione

Introduzione

Daniele Stival, Assessore all'Identità e alla Lingua Veneta

Presiede: Eugenio Burgio, Direttore del Centro Interuniversitario di Studi Veneti (CISVe)

Ronnie Ferguson, Professore di Letteratura Italiana, University of St. Andrews, Scozia, Primi influssi

culturali italo-veneti sull'inglese: la testimonianza dei venezianismi in Florio, Coryate e Jonson

Lorenzo Tomasin, Professore di Dialettologia, Università Ca' Foscari di Venezia, Scritture esposte in

volgare nel Medioevo

Luca D'Onghia, Ricercatore di Linguistica Italiana, Scuola Normale Superiore di Pisa, Tra Ruzante e Goldoni: momenti della letteratura dialettale veneta in età moderna

 

Concluderà il Convegno l'intervento Il veneto dall'estero di Giulio Lepschy, Honorary Professor, University College London; Emeritus Professor, University of Reading, introdotto da Carla Marcato, Professore di Linguistica italiana all'Università di Udine.

 

Ore 13.00 Chiusura dei lavori del Convegno

 

Per informazioni rivolgersi a:

Laura Garofolo

tel (+39) 06.6873.713 int. 215 - fax 06.6873.684

comm.unesco@esteri.it

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