Serata dedicata alla memoria del poeta fiorentino Mario Luzi

venerdì 26 febbraio 2010

Comune di Firenze
Accademia della Crusca
Quartiere 5 - Rifredi

SERATA DEDICATA ALLA MEMORIA DEL POETA  FIORENTINO MARIO LUZI
Ricordo di Mario Luzi
poeta, uomo di 
cultura, docente universitario

a cura del Prof. Giuseppe Nicoletti dell'Università di Firenze

Renzo Cassigoli, giornalista, porterà una testimonianza sul poeta Mario Luzi

 

In collaborazione con l'Accademia della Crusca
Il Presidente del Q.5 Federico Gianassi
La Presidente della Comm.ne Cultura Gloria Innocenti Grisanti

Chiesa di San Michele a Castello

Presentazione

Per informazioni:

Ufficio Cultura Q.5
tel.:055/276-7045/7046

 

Piazza delle lingue: Lingua e letteratura

Agenda

Mario Luzi

Mario Luzi, poeta ermetico esemplare, è nato il 20 Ottobre 1914 a Castello, Firenze, da genitori maremmani. Anche se suo padre avrebbe voluto un altro tipo di lavoro per il figlio, Mario si laurea a Firenze in Letteratura Francese con una tesi su Mauriac che influisce molto sulle sue posizioni politiche future.

 

La lunghissima vita di Mario Luzi è interamente dedicata alla composizione di un'opera multiforme e vastissima (saggistica, poesia, teatro di poesia, libri di interviste, traduzioni), che riesce a mettere in secondo piano le esigenze individuali: la vita familiare con Elena, la nascita del figlio Gianni, le amicizie, l'insegnamento universitario. Solo la figura materna lascia segni evidenti nelle opere: o come figura consolatrice ("non mi nega cibo né alloggio") o come ispiratrice di un senso religioso della vita. Nel 1935 pubblica il primo libro di poesia, "La barca", in cui esprime tutta la sua giovinezza.

 

Seguono esperimenti che situano decisamente Luzi nella corrente dell'Ermetismo fiorentino. La "Dottrina" salda il 1935 con il 2004, i vent'anni con i novanta, attraverso l'ultimo testo, che è un omaggio al proprio passato.

 

Pochi giorni prima del compimento di novant'anni, nel 2004, Mario Luzi riceve dal Presidente della Repubblica la nomina a Senatore a Vita anche a parziale risarcimento di un premio Nobel mai assegnato, nonostante ripetute candidature. Commentando la sua scomparsa, il 28 Febbraio 2005, Dario Fo, a cui è stato attribuito quel riconoscimento che al Poeta fiorentino è sempre sfuggito, ha commentato: "È morto il Senatore, perché il Poeta resterà sempre con noi".