XLVIII Lettura Vinciana. Paola Manni: Percorsi nella lingua di Leonardo: grafie, forme, parole (Vinci, 12 aprile 2008)

sabato 12 aprile 2008

XLVIII Lettura Vinciana Paola Manni
Professore straordinario di Linguistica italiana
presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Firenze Percorsi nella lingua di Leonardo:
grafie, forme, parole sabato 12 aprile 2008, ore 10.30 Vinci, Biblioteca Leonardiana

Presentazione

Con la lingua di Leonardo si sono misurate le generazioni di studiosi che, come interpreti e come editori, hanno affrontato la mole dei suoi scritti. A loro si deve un insieme prezioso di annotazioni, osservazioni, rilievi. Non molti, invece, i contributi provenienti dagli storici della lingua, che pure negli ultimi tempi hanno prestato una crescente attenzione alla cultura tecnico-scientifica di epoca rinascimentale e hanno dedicato studi approfonditi ad alcuni dei suoi protagonisti (Francesco di Giorgio Martini, Pacioli, Cellini, Tartaglia).

Sarebbe quindi auspicabile che anche per Leonardo si avviassero delle indagini di tipo sistematico volte a descriverne la lingua in tutte le sue componenti (grafiche, fonomorfologiche, sintattiche, oltre che lessicali), utilizzando gli strumenti offerti dalla più moderna bibliografia linguistica, che consentono di valutare in modo puntuale i singoli tratti sia dal punto di vista strutturale, sia in rapporto ai registri e alle varietà d'uso.

D'altro lato è evidente che indagini di questo tipo possono oggi trarre un grande profitto dalle nuove tecnologie informatiche, disponibili sia in campo leonardiano sia in campo linguistico. Nell'intraprendere qualsiasi lavoro sulla lingua di Leonardo, non si potrà naturalmente prescindere da una riconsiderazione attenta della particolarissima tipologia del testo vinciano, indissolubilmente legato allo strumento materiale che lo conserva, il manoscritto, e contrassegnato dal rapporto simbiotico ed essenziale col disegno. Né si potrà ignorare che entro il magma dei testi, affidati alla continuità della tipica scrittura mercantesca, sono presenti una vasta gamma di situazioni, modelli comunicativi e gradi di formalità: accanto alla nota descrittiva di argomento tecnico-scientifico, nelle sue forme molteplici, figurano generi diversissimi quali la lettera e la riflessione personale, la favola e la facezia, la profezia e la visione fantastica, l'esercizio grammaticale e l'elenco di vocaboli, la citazione poetica e il brano tradotto, la nota di spesa e l'inventario, e altro ancora.

I percorsi che proponiamo, seppure brevi, si addentrano nella lingua di Leonardo con spunti di riflessione che si soffermano di volta in volta sugli usi grafici, sull'assetto fonomorfologico, sull'organizzazione sintattico-testuale, sul lessico. Le carte che prendiamo in considerazione sono tratte dal Codice Atlantico e dai Codici di Madrid, ovvero dal corpus dei manoscritti già consultabili in rete attraverso l'archivio digitale e-Leo (www.leonardodigitale.com), che si rivela in effetti uno strumento eccezionalmente utile nell'agevolare il lavoro del linguista.