Corso per magistrati La lingua dei provvedimenti giudiziari

Da lunedì 21 marzo 2022 a mercoledì 23 marzo 2022

Scuola Superiore della Magistratura
Accademia della Crusca

Corso per magistrati

La lingua dei provvedimenti giudiziari

Firenze, Accademia della Crusca (via di Castello, 46)
Scandicci, Villa di Castelpulci (Viottolone del Comune di Scandicci)

Presentazione

Il corso, organizzato in collaborazione con l’Accademia della Crusca, rappresenta un appuntamento tradizionale dell’attività formativa.
L’intento è quello di fornire ai magistrati suggerimenti per affinare la tecnica di scrittura argomentativa, sia nella redazione degli atti e dei provvedimenti interlocutori, sia nella elaborazione della sentenza.
Come scrivono i giudici? Questo l’interrogativo da cui partire. Alcuni linguisti considerano il linguaggio dei giudici il più temibile ma, allo stesso tempo, il più importante per lo Stato e per la collettività. Per questa ragione, la Scuola superiore, sin dal suo esordio, ha privilegiato la scelta di approfondire il linguaggio giuridico: la formazione professionale senza tecnica espressiva è arte priva della sua concretezza ed efficacia.
Il tema – come è noto – è molto di attualità ed esiste in materia una ormai sterminata bibliografia, composta in larga parte da documenti degli stessi organismi giudiziari nazionali ed europei (una ricca documentazione può essere rinvenuta, fin d’ora, nel sito della Scuola, come risultato del corso sullo stile delle sentenze tenuto già nel 2017).
La lingua nemica della chiarezza, satura di formule burocratiche, quella che Calvino definiva “l’antilingua”, troppo spesso cela una enorme distanza tra chi scrive e gli interlocutori, quasi a voler innalzare barriere anziché comunicare.
Il linguaggio giudiziario, caratterizzato per lo più dalla tecnica di scrittura argomentativa, dovrebbe avere lo scopo di essere chiaro e diretto pur nella esigenza di utilizzare la terminologia appropriata al diritto.
È quasi superfluo notare che “semplificare il linguaggio” non vuol dire in alcun modo cedere alla tentazione della sua banalizzazione, né rinunciare al necessario specialismo che è insito nella sua natura giuridica. L’obiettivo del corso è dunque quello di divulgare l’uso di un linguaggio scritto che non si caratterizzi per l’eccesso delle formule, la ridondanza vana dell’espressione, la complicazione della sintassi, l’abuso delle parentetiche o persino l’uso erroneo della punteggiatura o il ricorso ad un vocabolario raro e ricercato.
Modalità di scrittura di questo genere, affidate a un periodare complesso e sin troppo ricercato, contrastano con l’esigenza dell’atto giudiziario di farsi comprendere dai suoi destinatari e, in ultima analisi, dai cittadini affinché, dalla lettura delle sentenze, possano trarre preziosi spunti di analisi, da divulgare nei vari ambiti sociali interessati dalle decisioni giudiziarie.
Il corso avrà carattere prevalentemente seminariale. Dopo poche relazioni frontali, il lavoro proseguirà in gruppi, che studieranno su testi già selezionati (per riscontrarne i difetti) o su altri testi da comporre, discutendo fattivamente su esempi tra magistrati, studiosi del diritto e linguisti.
In conclusione, non è possibile insegnare con esattezza come scrivere perché lo scritto si nutre anche di stile personale, abbinato non tanto alla mano ma alle idee di colui che scrive. Al contrario, si può insegnare come non scrivere e quali sono gli errori da evitare: per fare pratica l’unico esercizio è quello di prendere un documento scritto, di leggerlo e di individuare le parole e le frasi fuori posto, per poi scriverlo nuovamente con un linguaggio chiaro e preciso. Dunque: rileggere e riscrivere.

La partecipazione al corso è riservata agli allievi della Scuola Superiore della Magistratura.

Agenda

Lunedì 21 marzo 2022 – Accademia della Crusca Firenze 
15.00: Apertura dei lavori e presentazione del corso
Claudio Marazzini (Presidente dell’Accademia della Crusca, Componente del direttivo della SSM)
15.15: La scrittura del diritto: i provvedimenti giudiziari 
Federigo Bambi (professore di lingua giuridica nell’Università di Firenze, Accademia della Crusca)
16.00: Chiarezza, sinteticità, specificità nella scrittura di atti e provvedimenti 
Francesco Caringella (Presidente di sezione del Consiglio di Stato)
16.45: Dibattito
17.00: Visita all’Accademia della Crusca
18.00: Sospensione dei lavori 

Martedì 22 marzo 2022 – Scandicci, Castelpulci
9.15: Laboratorio di scrittura giudiziaria: per un modello di provvedimento 
Suddivisione dei partecipanti in gruppi:
I) I provvedimenti civili
Jacqueline Visconti (professoressa di linguistica nell’Università di Genova)
Francesco Oddi (Presidente di sezione del Tribunale di Roma)
II) I provvedimenti penali
Stefano Telve (professore di linguistica nell’Università della Tuscia)
Carlo Citterio (Presidente della Corte d’Appello di Venezia)
10.45: Pausa
11.00: Ripresa dei lavori
13.00: Pranzo
14.00: Ripresa dei lavori nei gruppi
15.30: Resoconto in sessione plenaria del Laboratorio di scrittura giudiziaria (a cura dei magistrati partecipanti)
17.00: Sospensione dei lavori

Mercoledì 23 marzo 2022 – Scandicci, Castelpulci
9.00: Ripresa dei lavori
9.15: La lingua delle nuove tecnologie e l’impatto sul diritto
Andrea Simoncini (professore di diritto costituzionale nell’Università di Firenze)
10.00: Nuove regole per la redazione dei provvedimenti giudiziari: il progetto presso la Corte di Cassazione 
Margherita Cassano (Presidente aggiunto della Corte di Cassazione)
10.45: Pausa
11.00: Tavola rotonda La scrittura nella formazione e nella professione del giurista e del magistrato
Mirella Cervadoro (già Presidente di sezione della Corte di cassazione), Paola Lucarelli (Presidente della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Firenze), Michele Cortelazzo (professore di linguistica nell’Università di Padova - Accademia della Crusca), Iacopo Benevieri (avvocato del foro di Roma), Sebastiano Luigi Gentile  (Presidente del Tribunale di Foggia)
12.30: Dibattito
13.00: Chiusura dei lavori