Una lettrice ci scrive che nella società in cui lavora da tempo, fra “colleghi di più lunga esperienza lavorativa” si usa “spiccare una consegna [...] come sinonimo di emettere”. Quest’uso è messo in discussione dai colleghi più giovani i quali sostengono “che è un volo che si spicca e non una consegna”.
Il significato di spiccare qualcosa per ‘staccarlo da qualcos’altro’ è ben attestato dai dizionari e molto antico (dal Duecento), anzi il più in linea con la probabile etimologia del verbo, spiegata come contrario (grazie al prefisso s- privativo) di appiccare (‘appendere a una picca’), ‘attaccare’. Insomma è un sinonimo di staccare (lo usa in questo senso il Boccaccio nel Decameron, IV, 5: “gli spiccò dallo ’mbusto la testa”). La sua frequente collocazione odierna con oggetto ‘volo, balzo ecc.’ è solo uno sviluppo del significato di base e così pure la sua adozione nel linguaggio giuridico e commerciale per ‘emettere e quindi rendere esecutivo’: “spiccare un mandato, un ordine di cattura, una fattura” e pure (ricordato dal Dizionario del linguaggio italiano storico ed amministrativo del Rezasco) di ‘concludere’ o ‘interrompere’: “spiccare una pratica, un negoziato”. Se ci si pensa bene, anche il significato più noto oggi del verbo, in costrutto intransitivo, col valore di ‘distinguersi’ (“Sull'agitato brusio ondeggiante per la sala spicca la voce del Podestà” Bellonci, Rinascimento privato), ‘farsi notare, risaltare’ (“sul fango delle rive spicca bianca la pietra istriana” Claudio Magris, Microcosmi), frequente anche col sostantivo consegna come soggetto (“tra i servizi spicca la consegna a domicilio”, “tra le manifestazioni spicca la consegna del premio…”), rivela la sua vicinanza al significato etimologico.
Questa fedeltà etimologica dovrebbe valere anche per il gergale spiccare una consegna di cui ci chiede la lettrice. Per due ragioni, penso: primo, perché tra i significati estesi di spiccare c’era in passato anche ‘mandare’, ancorché riferito soprattutto a persone (“spiccare ambasciatori, rinforzi”, attestati nel GDLI), da cui può essersi sviluppato spiccare una consegna nel senso di mandarla e quindi recapitarla; secondo, (e più probabile), perché una consegna non è solo la merce consegnata ma anche la bolla o il documento o la tratta ecc. che la accompagna e che quindi si emette, cioè si spicca nel momento in cui si avvia o si deposita al recapito la merce in consegna. È quello che fa pensare il significato di spiccare una consegna che la lettrice dichiara usato dai suoi colleghi. In questo senso, dunque, se consegna è una metonimia per indicare (anche) il documento fiscale che accompagna la merce, spiccare ha il significato di ‘emettere’ e il suo uso è plausibile e congruo. Il tratto gergale starebbe allora più nel significato dato a consegna che in quello di spiccare, di lunga tradizione in ambito giuridico e commerciale (almeno dal Cinquecento, secondo il GDLI).
Ma sono solo ipotesi e sarebbe opportuno poter verificare almeno la diffusione della locuzione spiccare una consegna nel linguaggio di mestiere dei corrieri per rendersi conto della sua familiarità oltre il perimetro lavorativo frequentato dalla signora che ci ha scritto.
Ancora un’ipotesi: se invece di ‘emettere una consegna’ il significato còlto dalla lettrice fosse stato quello di ‘recapitare, cioè portare a buon fine una consegna’, si sarebbe potuto pensare a una sovrapposizione (fenomeno non raro nei linguaggi di mestiere e nei gerghi) del verbo col quasi omofono spicciare transitivo, nel senso di ‘sbrigare’ (“spicciare una faccenda, una pratica”), anche se oggi noto e diffuso soprattutto in forma pronominale (spicciarsi) nel significato di ‘affrettarsi’.
Restando dunque in attesa di qualche ausilio sociolinguistico da lettori di questa rubrica operanti nel mondo della logistica e delle spedizioni, ci limitiamo a rispondere con delle ipotesi, suggerendo però di non rinunciare a combinazioni più appropriate, abbinando spiccare non a consegna (che indica soprattutto la merce consegnata), ma a parole che nominano documenti (bolla, tratta ecc.) e consegna non a spiccare, ma a recapitare, eventualmente sbrigare, se proprio la si vuole... spicciare.
Vittorio Coletti
4 dicembre 2020
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