Lunedì 20 febbraio 2017 il Collegio degli Accademici della Crusca, riunito in seduta straordinaria, ha nominato 9 nuovi accademici.
Sono stati nominati Accademici ordinari Giancarlo Breschi, Giovanna Frosini, Giuseppe Patota, Giovanni Ruffino, Mirko Tavoni. Sono stati nominati Accademici corrispondenti italiani: Federigo Bambi e Claudio Ciociola. Sono stati nominati Accademici corrispondenti esteri: Jean-Jacques Marchand e Brian Richardson. Le nuove nomine si aggiungono a quelle del novembre scorso di cinque Accademici corrispondenti esteri: Matthias Heinz, John Kinder, Ottavio Lurati, Bruno Moretti e Darío Villanueva Prieto. Il corpo accademico risulta ora composto da 80 accademici suddivisi in 3 classi: gli Accademici ordinari (38) e gli Accademici corrispondenti a loro volta suddivisi in italiani (16) e esteri (26).
«Con queste nomine l’Accademia della Crusca prosegue il processo di rinnovamento già avviato nel 2016 e dà slancio alle proprie attività di ricerca e di alta formazione, in particolare in campo lessicografico, guardando ai tradizionali ambiti di studio che le sono propri, ma anche a nuovi orizzonti di ricerca e di promozione della nostra lingua e alla collaborazione continua con l’Università e le altre Istituzioni», ha dichiarato il presidente dell’Accademia Claudio Marazzini.
I nuovi accademici:
Accademici ordinari:
Giancarlo Breschi, già segretario della Società Dantesca, ha insegnato fino al 2004 Filologia romanza nell’ateneo fiorentino, raccogliendo l’eredità scientifica di Gianfranco Contini, di cui ha curato la biografia e gli scritti. Ha dato un contributo fondamentale all’Accademia come membro della Commissione per il Vocabolario dantesco.
Giovanna Frosini è ordinaria di storia della Lingua Italiana presso l’Università per Stranieri di Siena. Molto intensi i rapporti con l’Accademia della Crusca. Fa parte Commissione per il Vocabolario dantesco ed è una dei responsabili del progetto di ricerca “L’italiano in cucina. Per un vocabolario storico della lingua italiana della gastronomia”.
Giuseppe Patota, professore ordinario di Linguistica italiana all’Università di Siena, si è dedicato alla storia della grammatica e alla didattica dell’italiano, sia per italiani sia per stranieri. Collabora da anni con l’Accademia alla “Settimana della Lingua Italiana nel mondo”, che l’Accademia organizza in collaborazione con il Ministero degli Esteri. Il suo ultimo libro è dedicato a Pietro Bembo.
Giovanni Ruffino è stato professore ordinario di Dialettologia e Linguistica italiana presso l’Università di Palermo. È fondatore dell’Atlante Linguistico Siciliano (ALS). Fondamentali i suoi contributi allo studio dei dialetti italiani e dei rapporti tra italiano e dialetti.
Mirko Tavoni è professore ordinario di Storia della Lingua Italiana all’Università di Pisa. Si è occupato del periodo umanistico-rinascimentale e del rapporto tra latino e volgare, di Dante storico e teorico del volgare. È presidente dell’ICoN, il portale più attivo nell’insegnamento universitario telematico di ambito umanistico.
Accademici corrispondenti italiani:
Federigo Bambi è professore associato di Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Firenze. Si occupa di storia della lingua giuridica e di storia delle fonti. Determinante la sua collaborazione con l’Accademia, in particolare per quanto riguarda la recente convenzione stipulata con la Scuola Superiore della Magistratura.
Claudio Ciociola è professore ordinario di Filologia italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui è attualmente Vice-Direttore. La sua attività si colloca sul discrimine tra filologia e linguistica e attraversa tutto l’arco cronologico della tradizione nazionale.
Accademici corrispondenti esteri:
Jean-Jacques Marchand, di padre svizzero e madre toscana, ha tra i suoi ascendenti ben due “Arciconsoli” (antico appellativo dei presidenti della Crusca): Francesco Redi e Giovanni Tortoli. È professore di Letteratura italiana all’Università di Losanna. Tra i suoi studi si ricordano quelli relativi all’epoca umanistico-rinascimentale, alla poesia contemporanea e alla lingua dell’emigrazione.
Brian Richardson è professore emerito di Lingua italiana presso l’Università di Leeds. I suoi studi sull’italiano del Rinascimento, in particolare su grammatica, ortografia e punteggiatura, rappresentano un punto di riferimento fondamentale per la storia della lingua italiana di questo periodo.
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