La Lingua delle Città: LinCi - Presentazione dei due volumi

Nel pomeriggio di martedì 13 maggio 2014 alle ore 15 nell’Aula Magna Storica del Rettorato dell’Università degli Studi di Siena (Banchi di Sotto 55), l’Università di Siena in collaborazione con l’Accademia della Crusca, il DICLAM(Dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne), il dottorato di Filologia e Critica, organizza un incontro dedicato alla lingua italiana contemporanea, tema di attualità sia nell’ambito delle ricerche linguistiche, sia nella didattica della nostra lingua. L’incontro è rivolto al corpo docente, agli studenti, ai dottorandi, in particolare del settore delle Scienze umanistiche, agli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado, a tutta la cittadinanza. La  riflessione  sulla nostra lingua riguarda tutti, non solo gli addetti ai lavori, basti pensare ai dubbi, alle domande sugli usi della lingua italiana che molti rivolgono agli esperti.

I lavori si aprono con la conferenza di Tullio De Mauro, professore emerito dell’Università di Roma La Sapienza” dal titolo: Vecchio e nuovo nel Nuovo vocabolario di base della lingua italiana.

 

A seguire lo stesso De Mauro e Nicoletta Maraschio, Presidente dell’Accademia della Crusca, esenteranno i volumi:

La lingua delle città LinCi. La banca dati, di Annalisa Nesi e Teresa Poggi Salani,  Firenze, Accademia della Crusca, 2013 e  La lingua delle città. Raccolta di studi, a cura di Annalisa Nesi, Firenze, Franco Cesati, 2013.

 

Notizie sulle due pubblicazioni pubblicate con il co-finanziamento PRIN 2008:

 

1) Annalisa Nesi, Teresa Poggi Salani, La lingua delle città LinCi. La banca dati, Firenze, Accademia della Crusca, 2013.

Il volumetto illustra i presupposti e il metodo della ricerca ed è corredato da un DVD che contiene la banca dati interrogabile.

La ricerca:  La lingua delle città (LinCi), progetto finanziato dal MIUR, è stata pianificata e organizzata all’Università di Siena da Teresa Poggi Salani (allora ordinario di Storia della lingua italiana alla Facoltà di Lettere) e da  Annalisa Nesi (ordinario di Linguistica italiana presso il  DICLAM), responsabili nazionali della ricerca, rispettivamente, per il PRIN 2000 e per il PRIN 2008).

Che cos’è la LinCi: La LinCi è un progetto di ricerca che mira, attraverso le dichiarazioni dei parlanti, a testimoniare l’italiano contemporaneo comune corrente informale limitatamente a un numero di fenomeni lessicali e grammaticali scelti.

Come nasce: La LinCi nasce dal desiderio di documentare in modo nuovo quell’italiano “comune” che normalmente usiamo e dalla consapevolezza di una conoscenza ancora insoddisfacente, nonostante l’indubbio progresso delle ricerche, della lingua nel suo uso quotidiano sia relativamente alle variazioni regionali, radicate nella storia linguistica e sociale della nazione, sia alle tendenze unitarie.

A chi si rivolge: La banca dati della LinCi mette a disposizione degli studiosi di lingua e degli insegnanti dati raccolti con metodo scientifico, ma la semplicità dei percorsi di interrogazione e la scelta di impiegare l’ortografia dell’italiano con poche necessarie aggiunte permettono la consultazione e l’uso della documentazione anche a utenti meno esperti. Del resto è convinzione di chi ha progettato la ricerca che la lingua è un bene comune, appartiene a tutti i parlanti, che sono potenziali consultatori ogni volta che un dubbio, una curiosità, una riflessione richiedano il confronto con le dichiarazioni d’uso da noi raccolte.

Il metodo: Si è scelto di condurre i rilevamenti con un questionario (200 domande) in modo da garantire la raffrontabilità dei dati fra tutti i luoghi indagati e di sottoporlo a 12 informatori per città (per un totale di 372 parlanti). Il metodo scelto, com’è naturale, non prevede di attingere l’uso, ma la riflessione sull’uso che gli informatori offrono in risposta alle domande poste dal raccoglitore.

Le città: Le 31 città sottoposte ad indagine (fra queste tutti i capoluoghi toscani) non sono frutto di un disegno preordinato, ma dipendono da una dislocazione casuale legata alle possibilità di ricerca di ciascuna sede universitaria che ha aderito al progetto. A posteriori questo fatto consente di confrontare realtà cittadine assai diverse e di verificare, dati alla mano, se le divergenze sono legate anche al parametro ‘tipo di città’, dato che tutte le altre variabili (informatori, metodo di raccolta) sono stabili per tutti i luoghi.

I risultati: la banca dati interrogabile contiene un fitta messe di dati (oltre 80.000, prevalentemente lessicali ma con presenze significative di tipo grammaticale).

 

2) Annalisa Nesi (a cura), La lingua delle città. Raccolta di studi, Firenze, Franco Cesati, 2013.

Il materiale presente nella banca dati non è che la base per condurre analisi di vario impianto ed è proprio dal gruppo di lavoro della LinCi che scaturisce la raccolta. Come sottolinea Francesco Bruni nella Premessa “tra le caratteristiche virtuose” è da evidenziare anche la partecipazione di giovani che  “con la guida di studiosi esperti” si sono formati alla ricerca sul campo e allo studio della lingua. I 18 articoli di cui si compone il volume, sono ben coesi fra loro perché ancorati concretamente ai dati e perfettamente in linea con le direttrici della ricerca. Si hanno saggi che insistono sull’esperienza dell’inchiesta (ad esempio, Alessandria), su una sola realtà cittadina (Milano, Modena, e in Toscana, Massa, Siena, Prato), che allargano la prospettiva della LinCi in città minori o quartieri (ad esempio, la periferia di Roma), che esaminano i risultati delle città indagate di una sola regione (Piemonte, Sardegna, Lazio), che studiano fenomeni scelti in tutte le città indagate o in una regione o in una singola città in costante confronto con le altre e che vanno anche oltre la LinCi per aprire sulla componente regionale nella letteratura contemporanea di un’area (nel caso la Sardegna).

Nell’insieme si evidenzia il contributo che la LinCi può dare nel far emergere una lingua caratterizzata da soluzioni condivise e trasversali al territorio nazionale  e da specificità regionali ancora vive.

 

 

Per ulteriori informazioni:

 

Tullio De Mauro: sito ufficiale http://www.tulliodemauro.com/     

Biografia in breve  http://www.treccani.it/enciclopedia/tullio-de-mauro/

http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/organizzazione/membri-dellaccademia

 

Accademia della Crusca: http://www.accademiadellacrusca.it/

 

Nicoletta Maraschio: http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/organizzazione/presidenti-dellaccademia/nicoletta-maraschio

 

Teresa Poggi Salani:

http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/organizzazione/membri-dellaccademia


Annalisa Nesi:

http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/organizzazione/membri-dellaccademia

http://www.dfclam.unisi.it/it/dipartimento/persone/docenti/nesi-annalisa [non aggiornato per quel che riguarda gli incarichi accademici]

 

 

 

 

Piazza delle lingue: La variazione linguistica

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