Milano
Professore ordinario di Storia della lingua italiana all’Università degli Studi di Milano, fa parte del comitato direttivo della Fondazione “Giovanni Verga” di Catania e del comitato scientifico del Centro Nazionale di Studi Manzoniani. È condirettore di “Italiano LinguaDue” e della “Rivista di Studi manzoniani”, delle collane “Vulgare latium. Lingua Testi Storia” (FrancoAngeli) e “Il debol parere. Itinerari alternativi di storia linguistica italiana” (Biblion).
Allievo di Angelo Stella e di Maria Corti negli anni della formazione pavese, nel solco della ricerca di Silvia Morgana si occupa di storia dell’educazione linguistica tra Ottocento e Novecento: in quest’alveo si collocano, tra gli altri, La similitudine perfetta. La prosa di Manzoni nella scuola italiana dell’Ottocento (2011) e La lingua della città che non esiste. Italiano e dialetto nella formazione dell’identità nazionale (2020). A Dante ha dedicato i saggi raccolti in Come fronda in ramo. Forme e modelli della varietà nell’Italia dei volgari (2019). Intorno al Manzoni e alla sua idea di parola sempre fedele al pensiero si concentrano le ricerche confluite nel volume Il filo della voce. Indagini sul pensiero linguistico di Manzoni e sui Promessi sposi (2020). Per i tipi dell’Accademia ha curato Lingua letteraria e lingua dell’uso. Un dibattito tra critici, linguisti e scrittori: «La Ruota» 1941-1942 (2013) e, con Giovanna Frosini, Dante, l’italiano (2021).
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