Roberto Marchi da Arezzo, Rosa De Giovanni dalla provincia di Milano, Violetta Carletti dalla provincia di Perugia ci chiedono se sia corretta l'espressione persona umana o se non si tratti invece di ridondanza inutile visto che persona comprende già in sé il riferimento all'essere umano. Rispondiamo con il testo di Giovanni Nencioni, comparso sul numero 21 (ottobre 2000) della nostra rivista La Crusca per voi.
A proposito dell'espressione persona umana
«Sig.ra Carmela Benedetti Balsamo, Verona:
Protesta contro l'uso corrente della locuzione persona umana giudicandola ripetitiva e quindi inutile, perché chi dice persona non può intendere altro che un essere umano.
Ragionando in astratto, cioè fuori di un concreto ambito di cultura, la signora Benedetti Balsamo avrebbe ragione. Ma quella espressione è nata dentro una tradizione filosofica e teologica che, considerando Dio, diversamente da altre religioni, una persona, ovviamente divina, doveva metterlo in relazione con l'unica altra persona esistente nel creato, quella umana.
L'espressione persona umana va quindi riportata ad un ambito culturale dove le vere persone, nel mondo, sono due e perciò l'attributo umana non è ripetitivo ma distintivo dell'attributo divina. Appare ripetitivo, e quindi insignificante, a chi, ignaro di tale passato, lo senta spendere come un gettone alternativo.»
Giovanni Nencioni
6 maggio 2011
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