A proposito dell'uso della locuzione (fin) da subito

Salvatore De Mola da Roma, Patrizio Del Duca dalla provincia di Firenze, Germano Bertone da Novara, Vincenzo Ziliotto dalla Germania, Carlo Ristori da Empoli, Pietro Frisone da Anzio, ci chiedono se sia corretto usare la locuzione (fin) da subito; in particolare l'utente fiorentino non ne vede la necessità visto che "Subito è già subito, forse non ha bisogno del da".

Risposta

A proposito dell'uso della locuzione (fin) da subito

 

La locuzione (fin) da subito, pur non registrata dalla lessicografia, risulta molto usata da un sondaggio in rete: 2.830.000 occorrenze su Google per da subito. Consultando gli archivi on line di "Repubblica" e del "Corriere della sera" l'uno interrogabile dal 1984, l'altro dal 1992, troviamo attestazioni già a partire da questi primi anni: "I diritti acquisiti non si toccano, gli istituti autonomi neppure. Quello che si deve alzare e da subito, dal 1985, è il tetto pensionabile" (Mino Fuccillo, Pensioni d'annata, Voti sicuri qui batte il cuore del PSDI, "La Repubblica" 04.05.1984); "Di dimensioni ridotte, il libretto appare fin da subito di facile lettura" (Carlo Lovati, Occhio alla borsa, primo manuale di autodifesa dallo scippo, "Corriere della Sera" 08.01.1992). Già questi due esempi testimoniano ambiti d'uso diversi: il linguaggio politico-sindacale da un lato e quello critico-letterario dall'altro.

L'esame delle pagine della rete conferma sostanzialmente questi due filoni, ma ne fornisce anche altri: uno dei più diffusi, e forse quello da cui è partita l'innovazione, è il settore degli annunci pubblicitari, in particolare quelli immobiliari: 65.100 per libero da subito, 36.600 per libera da subito dove il soggetto è quasi sempre appartamento, letto o palazzina, camera, stanza; risulta diffusissimo anche disponibile da subito (127.000): in questo caso la disponibilità riguarda non soltanto uno spazio abitativo, ma anche persone che offrono la propria competenza per un particolare lavoro.

 

La locuzione è ricorrente nello stile nominale proprio dei titoli dei quotidiani; diamo un esempio, ancora da "La Repubblica": Tv, monito di Ciampi Da subito la par condicio (Giorgio Battistini, 29 gennaio 2006). La sensazione di efficientismo garantita dall'espressione, la rende molto impiegata dai politici nelle loro assunzioni d'impegno, sia a livello locale ("... eredito un Ente sano e autorevole che ci consentirà di cominciare da subito a mettere in pratica il nostro programma", Antonio Saitta neo presidente della Provincia di Torino), sia nazionale ("Da subito presenterò una interrogazione al nuovo Governo, augurandomi di essere smentita. Se invece ciò fosse confermato, mi impegnerò da subito al Senato per far sì che quei soldi tornino alla scienza", Donatella Poretti senatrice; "Ti esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza, mi impegnerò da subito per portare all'attenzione delle Istituzioni la questione" , Pina Picierno deputato), sia europeo ("In Europa mi impegnerò da subito affinché il nostro territorio possa continuare a godere dei fondi strutturali dell'Unione", Mercedes Bresso europarlamentare).

Dalla politica è passata al mondo delle grandi imprese nazionali: sul comunicato stampa delle FS del 13 novembre 2008, con cui si annuncia l'avvio dell'Alta Velocità, si legge: "È l'inizio di una vera e propria rivoluzione che cambierà da subito il modo di viaggiare degli italiani", dove è evidente l'intento di trasmettere l'idea di una svolta radicale e soprattutto immediata. Per il trasporto aereo abbiamo le parole dell' amministratore delegato di Cai Rocco Sabelli: "Aeroplani che avranno il brand Alitalia, moderni in tutto, [...] con ogni passeggero che avrà un monitor a disposizione, con il quale noi daremo da subito dei contenuti editoriali e stiamo lavorando per avere nel giro di mesi la possibilità di trasmettere il segnale televisivo dei più importanti canali visti in Italia" (Antonella Baccaro, Righi Stefano, La scommessa di Alitalia: due nuovi aerei al mese e imbarchi più veloci, 9 febbraio 2009 - "Corriere Economia"). La citazione, volutamente ampia, testimonia la volontà di comunicare la sensazione di modernità, comfort, dinamismo, efficienza.

 

L'efficacia della locuzione infine non è sfuggita al mondo della comunicazione pubblicitaria: risulterà familiare a molti la frase "La pelle appare da subito più bella e luminosa, morbida e nutrita", a proposito di una nota crema per il corpo.

 

Cosa rende questa locuzione così "appetibile" per coloro che in qualche modo tendono al convincimento del proprio interlocutore? Perché la si preferisce alle locuzioni fin da ora, fin da adesso, normalmente in uso in italiano?

 

Rispetto a (fin) da ora, (fin) da adesso, l'espressione costituisce senza dubbio un modulo più versatile, dal momento che ha il vantaggio di risultare slegata dal tempo in cui avviene la comunicazione, ovvero non ha valore deittico; mentre il presente di ora/adesso è quello stesso in cui si parla - la lettura risulta fino da ora interessante o la pelle appare fin da ora più rosea implicano necessariamente il riferimento al presente reale -, sostituendo fin da subito si è proiettati in un qualsiasi tempo. Inoltre ora e adesso possono essere usati solo al presente o al più al futuro: quindi è possibile ci impegniamo o ci impegneremo fin da ora/da adesso, ma non *ci impegnammo fin d'ora/da adesso.

 

È anche da considerare che, rispetto a subito, il panorama dei valori assunti da ora risulta più articolato, tanto da far perdere all'avverbio il senso dell'immediatezza: ora vale sì 'in questo istante, nel momento presente', ma anche, ad indicare un lasso di tempo più esteso, 'in questo periodo' (ora non saprei cosa dirti, solo ora me ne rendo conto), fino ad indicare 'nell'epoca attuale' (questi cappelli ora non sono più di moda, sono sistemi ora in disuso); il riferimento temporale può spostarsi anche all'immediato passato, ora vale infatti anche 'poco fa, un attimo fa' (non ricordi? te l'ho detto ora!, l'ho incontrato ora al mercato) e all'immediato futuro 'fra poco, fra un attimo' (ora gliene dirò quattro!, ora vedremo).

 

Anche adesso, l'altro avverbio che concorre nelle locuzioni introdotte da (fino) da, può significare 'in questo momento, ora' (adesso ho da fare), 'poco fa' (ha telefonato proprio adesso) e 'fra poco' (dovrebbe arrivare adesso); subito invece vale 'immediatamente, all'istante' (o al più 'in pochissimo tempo') e anche 'direttamente' e 'all'improvviso' (GRADIT); se ne può avere un'idea dai sinonimi forniti dallo stesso dizionario che sottolineano per la maggior parte l'estrema rapidità: all'istante, al primo colpo, d'acchito, immantinente, e in men che non si dica, in quattro e quattr'otto, in un attimo, in un batter d'occhio, in un lampo.

 

Si può obiettare che subito vale già 'immediatamente', quindi (fin) da subito risulterebbe ridondante; ma la locuzione ha in più rispetto all'avverbio, l'elemento della "direzione nel tempo", la "continuità in avanti". Questo aspetto della proiezione verso il futuro, probabilmente non così rilevante nelle attestazioni che abbiamo supposto come primarie, quelle del tipo libero/disponibile da subito, acquista importanza nelle frasi che abbiamo visto usate dai politici o dai pubblicitari: "ci impegneremo da subito" è una garanzia non solo di risposta immediata, ma di prosecuzione dell'impegno, il miglioramento "visibile da subito", non solo sarà immediatamente percepibile, ma andrà intensificandosi progressivamente.

 

Se è lecito fare una previsione, il peso quantitativo delle attestazioni, il considerevole lasso di tempo trascorso dalla prima testimonianza, la diversificazione degli ambiti d'uso, lasciano supporre un'affermazione prossima  di (fin) da subito nella lingua italiana.

 

A cura di Matilde Paoli
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca

17 aprile 2009


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