Alcuni lettori (V. Badii, P. Mauro) ci chiedono delucidazioni sulle motivazioni della diversa accentazione delle due parole composte "motoscafo" e "piroscafo".
Accentazione di motoscafo e piroscafo
La questione è già stata trattata, anni fa, da Aldo Gabrielli (Il museo degli errori, Milano, Mondadori, 1977, pp. 34-35), ripreso, con qualche puntualizzazione, da Luca Serianni nella Crusca per voi (n° 19), p. 10):
«Piroscafo è il franc. Pyroscaphe, parola creata da "Claude de Jouffroy, che diede il nome al battello a vapore da lui costruito (fine XVIII secolo)" (B. Migliorini, Parole d'autore [Onomaturgia], Firenze, Sansoni, 1975, p. 83). In italiano la parola è attestata dal secondo quarto dell'Ottocento ed è stata inserita nella serie dei termini formati con prefissoide piro-; un dizionario d'epoca (Marco Aurelio Marchi, Dizionario tecnico-etimologico-filologico, Milano, 1828-1829) registra diversi termini oggi inusitati come piròfago 'persona che millanta possedere il segreto d'inghiottire il fuoco' o piròmetro 'strumento destinato alla misura delle temperature più elevate': molto più recenti sono parole oggi usuali come piromane o pirofilo. "Diversa è invece l'origine di motoscàfo, nome che risale al primo ventennio del nostro secolo [del Novecento], ed è tutto italiano", essendo composto «di un primo elemento moto-, abbreviazione di motore, e dell'italiano scafo nel significato generico di 'imbarcazione', cioè 'imbarcazione a motore'».»
13 dicembre 2002
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
Per concomitanza con le Feste, la visita all'Accademia della Crusca dell'ultima domenica del mese di dicembre è stata spostata al 12 gennaio 2025 (ore 11).