Si risponde ai molti quesiti arrivati in Accademia riguardo all'uso dell'apostrofo in fin di rigo.
Apostrofo in fin di rigo
Negli ultimi anni, soprattutto in ambito di scrittura giornalistica, è ritornata in uso la consuetudine dell'apostrofo in fin di rigo, che era comunemente accettata fino alla metà dell'Ottocento. Non ci sono particolari controindicazioni a quest'uso, mentre va evitata la reintegrazione della vocale elisa (del tipo "lo... operaio"). Le soluzioni sono tre e, ad esempio per la sequenza "dell'oro", sono ammesse:
La terza è normalmente evitata perché non bella graficamente.
Va invece scartata la soluzione:
che produrrebbe una sequenza inaccettabile in italiano.
A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
30 settembre 2002
Evento di Crusca
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