Molti lettori ci hanno interpellato sulla correttezza dell'uso della forma sintetica del comparativo (maggiore, migliore, ecc.) preceduto da un quantificatore (molto, poco, ecc.). Rispondiamo in particolare a K. De Rossi, M. Melli, A. Dellira, C. Ruggeri.
Correttezza di molto migliore e molto maggiore
Le forme molto maggiore, molto migliore ecc. sono da considerarsi scorrette solo nei casi in cui i comparativi sintetici (maggiore, migliore, ecc.) siano usati come superlativi relativi (in frasi del tipo il maggiore di tutti, il maggiore tra i miei figli, ecc.) mentre se svolgono la loro normale funzione di comparativi di maggioranza, corrispondenti quindi alle forme analitiche più grande, più buono possono tranquillamente essere preceduti da un quantificatore (più tradizionalmente chiamato avverbio di quantità) tipo molto, poco, ecc. Frasi del tipo io sono molto più grande di Marco, il secondo film è molto più bello del primo risultano del tutto corrette: se in queste frasi il comparativo in forma analitica viene sostituito con le corrispondenti forme sintetiche maggiore, migliore avremo le frasi io sono molto maggiore di Marco, il secondo film è molto migliore del primo. Naturalmente le cose cambiano se l'avverbio di quantità è a sua volta modificato nella sua forma comparativa (i famigerati più migliore, più maggiore, ecc.), visto che la gradazione di comparazione è già contemplata nell'aggettivo e l'aggiunta del più è ridondante (sarebbe come dire più più buono, o più più grande).
A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
30 settembre 2002
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