Dubbi da asporto

I quesiti posti dai lettori relativamente al sintagma da asporto sono numerosi e inerenti soprattutto alla preposizione da.

Risposta

Una prima e più semplice domanda riguarda la possibilità di elidere la preposizione, scrivendo o dicendo d’asporto invece di da asporto: la risposta in questo caso è sicuramente negativa: è la preposizione di a venire spesso elisa davanti a vocale (d’occasione, d’avviso, d’identità), non la preposizione da, che regge il sostantivo asporto. L’elisione della preposizione da è rara e si verifica solo in alcune locuzioni avverbiali ormai cristallizzate, come d’ora in poi, fin d’allora, d’altronde (da ăliter ŭnde). Quindi non diremo né scriveremo d’asporto, che potrebbe venire inteso come di asporto, ma solo da asporto.

Gli altri quesiti entrano nel vivo della funzione e della liceità d’uso della preposizione da nel sintagma da asporto con differenti reggenze sostantivali. Spieghiamoci meglio. Se di fronte a cibo da asporto, pizza da asporto non si sollevano dubbi o richieste, lasciano invece incerti espressioni come pizzeria/rosticceria da asporto, o servizio da asporto, soprattutto, come viene rilevato da qualche lettore, in un contesto discorsivo e non in un’insegna: a una frase come “ieri sera sono stata in una pizzeria da asporto” sarebbe forse preferibile “ieri sera sono stata in una pizzeria per l’asporto”; o, in messaggi informativo-pubblicitari in rete (risalenti soprattutto al periodo della pandemia) “pizzerie che propongono l’asporto”.

Si tocca in questo caso, con dubbi e rilievi di questo tipo da parte dei lettori, un nodo importante della funzione finale-destinativa della preposizione da, ben precisato da Luca Serianni, quando da regge l’infinito, in proposizioni subordinate dal valore finale-consecutivo:

In sintagmi del genere, una certa tradizione grammaticale considera corretti solo quelli in cui il sostantivo è soggetto dell’infinito (che in tal caso ha valore passivo: “casa da vendere” = casa che deve essere venduta; “colpe da espiare” = colpe che devono essere espiate), in base alla persuasione che da conferisca valore passivo all’infinito. Ma si tratta di un’interpretazione infondata. (Serianni 1988, XIV § 127c)

A questa tradizione grammaticale faceva capo (e possiamo senz’altro usare un tempo storico, dato che oggi questa indicazione conservativa è del tutto superata) il bando a espressioni del tipo macchina da scrivere o carta da lettere a cui sarebbero da preferire macchina per scrivere e carta per lettere, con la preposizione per più adatta alla funzione finale rispetto a da. Ecco quindi che, probabilmente, le perplessità di alcuni lettori sull’uso di da asporto con ristorante, pizzeria trovano ragione in questa matrice, possiamo forse dire, passivante della preposizione da, alla quale in certi contesti, per la funzione finale-destinativa, appare più idonea la preposizione per.

Ma ai dubbi dei lettori sull’uso della preposizione, il sintagma da asporto ci suggerisce di aggiungere un piccolo rilievo lessicale, richiamando la debole opposizione di molte parole italiane a invadenti equivalenti anglo-americani. Alle espressioni italiane da asporto o a domicilio (pizza da asporto/a domicilio, pizzeria da/per asporto) si sono infatti affiancate, come ben vediamo nelle insegne, nelle pubblicità, nei media se non nella lingua comune, take away, del tutto equivalente ad asporto nel significato, e delivery, che dal significato originario inglese ‘consegna, distribuzione’, ha assunto l’accezione specifica di ‘consegna di cibo a domicilio’. La pratica della consegna a domicilio o delivery, in particolare, in cui l’utente riceve direttamente a casa il cibo, ha avuto con la pandemia una diffusione enorme, nelle grandi città, con i problemi sociali e di sicurezza stradale che ne sono conseguiti.

Due anglicismi, quindi, take away e delivery, nei loro due differenti significati, sembrerebbero avviati a soppiantare i nostri asporto e domicilio. Ma cerchiamo di continuare a usare questi ultimi, almeno quando portiamo via o ci facciamo portare a casa specialità italiane!

Ilaria Bonomi

10 giugno 2024


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