Che si tratti di ringhiere in o di ferro, di bulloneria o pentole di o in acciaio, di sedie o case in o di legno, di camicie in o di jeans, di pantaloni, scarpe o cinture di o in pelle, di cravatte di o in seta, la domanda è sempre la stessa: quale preposizione si deve usare quando si indica il materiale di cui è fatta una cosa? Ecco la risposta di Giovanni Nencioni apparsa sul n. 21 (ottobre 2000) della Crusca per voi.
Dubbi... in materia: di legno o in legno?
La prof.ssa Bondavalli Ward ci pone la domanda: “perché si dice pavimento di legno ma statua in legno?
Il più recente dizionario della nostra lingua, il DISC (Dizionario Italiano Sabatini Coletti), del quale la professoressa Bondavalli Ward fa uso, per la preposizione di reggente il complemento di materia cita gli esempi un anello d’oro, le colonne di marmo, un vestito di seta, un sacchetto di plastica; e per la preposizione in reggente lo stesso complemento cita gli esempi pilastro in cemento armato, infissi in alluminio, un patrimonio in quadri, è proprio lui in carne e ossa; ma non motiva la causa o il fine delle diverse reggenze, evidentemente affidando la diversità del costrutto alla responsabilità dell’uso.
Io mi permetto di chiedere aiuto al Dizionario enciclopedico italiano, che per la parte linguistica si giovò della consulenza di Bruno Migliorini e della collaborazione di Piero Fiorelli. Il redattore della preposizione in intuì il problema della sua concorrenza con la preposizione di e volle affrontarlo. Cito dal volume VI, 1957, il passo del lemma preposizionale in che ci concerne. Dopo aver accennato a “usi più particolari e meno facilmente definibili per la relazione che la preposizione esprime: in nome di Dio, in nome del cielo, ...fratelli in Dio; ...possedere in beni mobili...” soggiunge: “In parecchi casi sostituisce, non sempre correttamente, la preposizione di; così per es. con nomi di colori ...sottolineare in rosso... esser vestito in grigio ...(regolare invece tingere in rosso..., dove c’è l’idea del mutamento); o per indicare il genere di un’attività commerciale: negoziare in tessuti. Anche meno corretto per indicare la materia: posate in argento...(per d’argento...), a meno che non sia piuttosto indicata la materia su cui si opera: bassorilievo in marmo, lampadario in ferro battuto e simili”. Ci si consenta di portare un confronto insigne a favore della regolarità del tingere in rosso: “che fece l’Arbia colorata in rosso”, Dante, Inf. 10,86; “e tinto in rosso il mar di Salamina”, Petrarca, Canzoniere, 28,96; e di prendere spunto da questi contesti per sospettare che le ragioni del costrutto debbano essere cercate nel concreto del contesto, cioè nel rapporto fra l’elemento reggente e l’elemento retto mediante la preposizione. Per un tale esame concreto ci potrà essere molto utile il ricco e plurisecolare spoglio di esempi che ci fornisce, sotto le preposizioni di e in, il Grande dizionario della lingua italiana detto “il Battaglia”: sotto di, esempi di complementi di materia quali tovaglia di lino, porta di legno, memoria di ferro,statua di bronzo, bassorilievo di marmo; sotto in, oltre gli esempi dantesco e petrarchesco prima citati, i complementi di materia confezionante un oggetto: perla legata in oro, gettare in bronzo, rilegare in pelle; di materia in cui si commercia: in argenteria, in pietre preziose; di mezzo di espressione: mettere in versi, mettere in musica, scrivere in terza rima, mettere in rima.
Tornando ai due esempi proposti dalla prof.ssa Bondavalli Ward direi che un pavimento di legno è espressione in sé completa e corretta perché qualifica la materia di cui il pavimento è formato, al pari di un orologio d’oro, posate d’argento, scrivania di noce ecc. Invece, una statua in legno serve ad attirare l’attenzione sulla materia di cui è composta e sulla tecnica della sua lavorazione, oppure ad inserirla in un inventario di oggetti identificati materialmente. Sarebbe comunque bene completare l’espressione in legno con la forma verbale pertinente, probabilmente nel caso della prof.ssa Bondavalli Ward, scolpita in legno.
Giovanni Nencioni
28 settembre 2015
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