Claudio Amicantonio da Pescara ci chiede se la voce balneatore, che non è riuscito a rintracciare sui dizionari, ma che sente usare spesso, sia corretta; chiede anche con quale termine sia eventualmente opportuno sostituirla.
Il sostantivo balneatore non è attestato nelle edizioni più recenti dei dizionari sincronici di maggior uso, né in GRADIT 2007, e neppure nell'aggiornamento 2009 del GDLI; nemmeno compare in Neologismi: parole nuove dai giornali, diretto da Giovanni Adamo e Valeria della Valle (Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2008). Eppure, con il significato di 'proprietario o gestore di stabilimento balneare', appare già nel 1998 in una lettera al "Corriere" del vicesindaco del Comune di Vasto per indicare uno dei sindacati di categoria, la "Federazione balneatori" ("Corriere della Sera" 28.06.1998); successivamente in un comunicato apparso in Molisenotizie.it nell'agosto 2006 si legge: "La FIBA, neonata associazione di balneatori molisani..." (e balneatori appare altre due volte nello stesso testo). In realtà nel sito ufficiale del sindacato FIBA la sigla è così sciolta: "Federazione italiana imprese balneari". Il sostantivo balneare è presente anche nella denominazione dei due altri sindacati di categoria a livello nazionale: SIB "Sindacato italiano balneari" e Assobalneari. Un sondaggio in rete comunque conferma la tendenza alla sostituzione di balneari con balneatori in quasi tutti i nomi delle associazioni di categoria attestando, accanto alle denominazioni originali, per quanto in misura minore, i corrispondenti con balneatori. Ne troviamo un esempio recente in un articolo apparso sull'edizione molisana del "Tempo": "E così ieri mattina gli associati di Confturismo, [..], Assobalneatori, [...] hanno deciso..." e più sotto: "tre gestori di lidi, [...] iscritti al Sib, Sindacato italiano balneatori"(A.Salvatore, Gli operatori turistici rifiutano la «Bandiera blu d'Europa» 11.06.2009). Un caso particolare è rappresentato dalla FAB "Federazione Autonoma Balneari", il cui sito è attualmente in fase di aggiornamento: nell'indirizzo e nella pagina di apertura la denominazione è Federbalneatori; inoltre il logo viene sciolto "Federazione Autonoma Balneatori", diversamente da quanto recitavano sia lo statuto datato 1992 ("La F.A.B. Federazione Autonoma Balneari, [...] rappresenta le imprese e gli esercenti balneari italiani"), sia l'intestazione dei documenti allegati.
All'interno dei diversi siti delle associazioni del settore, la denominazione degli operatori appare di solito in forma di sintagma con gestore, esercente, operatore o imprenditore seguiti dall'aggettivo balneare. In alcuni però compare anche il sostantivo balneatore: nei siti di due associazione locali, il CIBA "Consorzio Imprese Balneari dell'Adriatico" e l'OBA "Operatori Balneari Alba Adriatica" - nella pagina di apertura "OBA balneatori" - troviamo la forma in maniera consistente (rispettivamente 197 e 37 occorrenze), di contro a un'unica attestazione ciascuno per FIBA, SIB e Assobalneari. In generale sembra che il termine riscuota un discreto successo, dal momento che le occorrenze in rete di balneatore superano le ventimila, mentre il più attestato dei sintagmi, operatore balneare, raggiunge le 5400. In realtà balneatore ha un concorrente nell'aggettivo balneare usato come sostantivo, presente, come abbiamo visto, nelle denominazioni dei più grandi sindacati di categoria; troviamo un esempio di quest'uso nel sottotitolo di un articolo pubblicato su "La Nazione" il 3 aprile 2008: Confesercenti Lardinelli presidente Fiba - "Da campione di triathlon a portabandiera dei balneari". Entrambe le forme (la ricerca è stata condotta digitando le stringhe "i balneatori" e "i balneari") sono attestate, oltre che in quelli delle associazioni di categoria, nei siti di enti amministrativi, quotidiani, riviste o radio locali, ovviamente sempre riferibili ad aree costiere; per quel che riguarda le occorrenze, la disparità a vantaggio di "i balneari" è contenuta: circa 3000 contro circa 2100. Dai risultati della ricerca risulta anche in modo evidente una sorta di partizione geografica nella diffusione delle due forme concorrenti: mentre balneare è riferibile all'area adriatica settentrionale, a quella ionica e soprattutto a quella tirrenica (in particolare alla Toscana, ma anche a Campania, Lazio e Sardegna), balneatore appare decisamente di area abruzzese, molisana e marchigiana. Del resto, ripercorrendo le attestazioni della voce all'inizio della trattazione, vediamo che i brani giornalistici citati fanno riferimento all'area molisana; sappiamo inoltre che la FAB si è costituita e ha tuttora sede a Montesilvano in provincia di Pescara, che tutte le imprese rappresentate dal CIBA sono abruzzesi, che Alba Adriatica, sede dell'OBA, si trova in Abruzzo, così come Vasto, il cui vicesindaco ha scritto al "Corriere" la lettera citata in apertura.
L'espansione delle due forme concorrenti risulta favorita dalla tendenza alla sintesi, propria dello stile della comunicazione di massa, ma presente anche in altri ambiti, per cui si preferisce usare un'unica voce piuttosto che un sintagma; balneare però, oltre allo svantaggio della minore specificità rispetto a balneatore - rimane un aggettivo riferibile per esempio a stagione, stazione, località, e così via - porta con sé anche una connotazione negativa legata a usi particolari divenuti comuni nel linguaggio giornalistico: governo balneare, registrato anche dai vocabolari per 'governo costituito per risolvere una crisi ministeriale scoppiata all'inizio dell'estate e destinato a dimettersi in autunno con la ripresa dell'attività politica' (GRADIT), giunta balneare, gestione balneare (di servizi o enti) o anche ministro e presidente balneare. Balneatore d'altra parte si mostra coerente con il sistema morfologico italiano, essendo costituito (per quanto in modo anomalo, visto che la derivazione non avviene, come di solito, a partire da una base verbale, ma da un aggettivo, balneare, che del verbo ha solo la coincidenza fonica nella terminazione), col suffisso -tore, che già nel latino -ator caratterizzava i nomi di agente, ovvero "serviva a formare i nomi di persona a seconda di una loro attività caratteristica" (cfr ROHLFS 1969 par. 1146 e in questo stesso sito la scheda a cura di Raffaella Setti Femminile dei nomi in -tore e -sore). Balneatore viene così a trovarsi in linea con lavoratore e, per rimanere nel settore dei servizi al turismo, con albergatore e ristoratore i quali ultimi, insieme a operatore e gestore (balneare) hanno probabilmente concorso alla sua formazione. Non è da escludersi che il termine, affermatosi di recente e rilanciato in questi ultimi mesi grazie ai nuovi accordi sottoscritti nel novembre scorso tra Ministro del Turismo, Regioni e Associazioni di categoria, per quanto tuttora diffuso in un'area abbastanza ristretta, abbia buone probabilità di imporsi anche nel resto della penisola per le caratteristiche che condivide con balneare (riferimento immediato al settore cui si riferisce, sintesi tra le varie categorie di operatori), ma anche per l'aspetto formale che lo identifica immediatamente come un nome di professione e per la maggiore specificità rispetto a balneare.
Venendo infine a quale debba considerarsi la corretta formulazione in italiano per indicare questa particolare figura professionale, la risposta non è semplice; a ben considerare, anche i sintagmi più ricorrenti rappresentano una contrazione di gestore, esercente di stabilimento balneare o titolare di impresa balneare. E in effetti essi non trovano piena legittimazione da parte dei dizionari, almeno stando al valore attribuito all'aggettivo balneare: 'relativo ai bagni, spec. di mare' in stagione balneare o 'attrezzato per i bagni di mare o per il turismo ad essi connesso' in stabilimento, località balneare (GRADIT 2007). Per il momento comunque, in attesa che balneatore raggiunga una maggiore diffusione a livello nazionale, crediamo che gestore, esercente o imprenditore balneare costituiscano la scelta più opportuna, specialmente in testi che abbiano una qualche rilevanza giuridica.
A cura di Matilde Paoli
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
31 luglio 2009
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