Numerose domande giunte alla redazione ci chiedono se sia corretto dire “Sono familiare con qualcosa”.
L’aggettivo familiare può entrare in un predicato nominale costruito con il verbo essere e reggere la preposizione con. Di regola, però, diciamo “essere familiare con qualcuno”, nel senso di ‘avere un rapporto di confidenza con qualcuno’. Questa costruzione è in effetti riportata dai maggiori dizionari dell’italiano.
Meno consueta l’espressione “essere familiare con qualcosa”, nel senso figurato di ‘avere conoscenza, dimestichezza’. In questo caso ci aspetteremmo infatti di incontrare l’espressione “avere familiare qualcosa” (per esempio un luogo) o anche “avere familiarità con qualcosa” (per esempio con una lingua) oppure la costruzione “qualcosa mi è familiare”, detto per esempio di un argomento o di un atteggiamento.
Le ricerche nei corpora di italiano contemporaneo documentano tuttavia vari casi in cui l’espressione “essere familiare con” non è riferita a persone ma a procedure informatiche, mezzi di pagamento, concetti filosofici.
Sicuramente, come nota U.G. da Milano, sulla diffusione odierna dell’espressione avrà agito il calco dall’inglese to be familiar with something (si veda anche il caso analogo di aiutare con i compiti e sim.). Va però notato che la costruzione si trova anche in testi antichi: nei Ragguagli di Parnaso di Traiano Boccalini (1615) troviamo per esempio l’espressione “farsi familiare con le furberie” (fonte GDLI).
Nei corpora diacronici dell’italiano che accolgono anche fonti non letterarie si segnalano alcune occorrenze della costruzione nella saggistica del secolo scorso. Diamo di seguito due esempi:
Tutte le proposizioni generali ch’essa [la scienza] enuncia sono sintetiche per chi le ode per la prima volta, ma sono atte a divenir analitiche per chi è familiare con esse. (Mario Calderoni, I postulati della scienza positiva ed il diritto penale, Firenze, G. Ramella e C., 1901: fonte corpus DiaCORIS)
[...] siccome la classe dirigente può essere familiare col mestiere delle armi e può anche esserne, per circostanze diverse, completamente schiva, noi vediamo, percorrendo la storia dei popoli civili, che quasi tutti hanno avuto i loro momenti di gloria militare, e quasi tutti hanno avuto i loro periodi di debolezza materiale. (Gaetano Mosca, Elementi di scienza politica, Parte I, Roma, F.lli Bocca, 1896: fonte corpus CODIT)
In conclusione, senza negare l’influsso di un’altra lingua nell’odierna diffusione della costruzione, dobbiamo sempre tenere conto di un fattore interno quale lo slittamento di significato che, per effetto della metafora, ci spinge facilmente ad applicare a oggetti inanimati relazioni (come quella di familiarità) originariamente riferite a persone.
Cristiana De Santis
6 maggio 2024
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