Ha suscitato perplessità in molti dei nostri utenti l'espressione oggi molto diffusa ma anche no.
Ma anche no!
La sequenza ma anche no è comune alla lingua italiana nel caso di precisazioni o rettifiche parziali come: «un’attività diversa da quella commerciale, che può essere agricola, ma anche no» (Antonio Brunetti,Trattato del diritto delle società, vol.1, Giuffrè, 1948); «facendo una rapina poteva andarmi bene, ma anche no» (Paolo Crepet, Cuori violenti. Viaggio nella criminalità giovanile, Feltrinelli, 1995); «La sua assenza potrebbe essere penalizzante, ma anche no» («Corriere della Sera», 31/03/2011). In questi esempi, l’avverbio no ha valore olofrastico, ovvero sostituisce un’intera frase che, nella sua forma pienamente strutturata, dovrebbe essere del tipo può essere agricola, ma anche non agricola.
Nel caso evidenziato dai lettori, ma anche no si presenta invece in un contesto diverso, come sequenza isolata in risposta a proposte, inviti o eventualità non proprio allettanti:
Andiamo al cinema stasera? (Ma) anche no.
L’Italia fuori dal G8? Ma anche no! («Forexinfo.it», 23/10/2013)In questi contesti, la congiunzione anche esprime possibilità, eventualità; la risposta ma anche no comunicherebbe quindi l’intenzione di attenuare e opporre timidamente un rifiuto, in accordo con l’interpretazione di «negazione più cortese, sfumata» che ne dà Lorenzo Renzi nel suo volume Come cambia la lingua. L’italiano in movimento (il Mulino, 2012). In realtà, più spesso, è usata in senso fortemente ironico come a significare ‘neanche per sogno’ e rispecchia l’uso di un’altra espressione diffusissima in tempi recenti: assolutamente no.
A: Avrebbe potuto cambiare il mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell’umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Avrebbe potuto sconfiggere la criminalitàFra il 2007 e il 2008, Crozza ha citato la stessa sequenza in vari sketch andati in onda su Raitre (Ballarò) e La7 (Crozza nel Paese delle Meraviglie) dove imitava l’allora segretario del Partito Democratico Walter Veltroni esasperandone lo stile linguistico:
B: Ma anche no. C’avrò pure io i miei problemi, no?
Io credo che qui oggi sta nascendo un progetto grande che definiamo Partito Democratico, ma che io definirei, in quanto rappresentativo di tutte le istanze del paese, Partito Maanchista Italiano, un’idea nuova certo, ma anche un’idea vecchia. Potete applaudire, ma anche no.
Siamo per la politica fuori dalla Rai, ma anche per la politica dentro alla Rai. Ecco, io adesso potrei continuare per delle ore con questa lista di Veltroni, ma anche no.Nel suo volume Non se ne può più (Mondadori, 2010), Stefano Bartezzaghi, passando in rassegna i vari tormentoni linguistici che popolano la lingua italiana, discute i casi di ma anche e ma anche no e ne propone una spiritosa interpretazione politica:
Un comico, Maurizio Crozza, individua nell’eloquio di un politico, Walter Veltroni, il tic più caratteristico […] Il tic è ma anche: il connettivo grazie a cui il politico riesce almeno a parole a fare stare assieme i lavoratori dipendenti ma anche i precari, i ricchi ma anche i poveri, lo yin ma anche lo yang.La sequenza è popolare soprattutto nel linguaggio giovanile, naturalmente più esposto all’influenza mediatica, e in molti casi ha assunto le caratteristiche di un vero e proprio intercalare. Non mancano però gli esempi dalla stampa e dai programmi di informazione televisiva; Ma anche no è stato infatti il titolo di un programma televisivo domenicale di La7 andato in onda fra il dicembre 2011 e il gennaio 2012 e che trasmetteva anche alcuni trailer realizzati da Maccio Capatonda.
Ma anche no: […] E così dal ma anche politico che include, si passa al ma anche no, apolitico e forse qualunquista, che esclude.
A cura di Stefano Olmastroni
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
Piazza delle lingue: Media
2 dicembre 2013
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