Molti utenti ci chiedono chiarimenti sulla correttezza dell'espressione qualunque siano. Pubblichiamo qui la risposta di Claudio Giovanardi, già pubblicata nel numero 50 della Crusca per Voi.
Qualunque siano è un'espressione corretta?
Giuseppe Casini di Roma, Virginia Rizzello di Porto Cesareo (Le) e Lucia Deledda di Assemini (Ca), chiedono se sono corrette espressioni come qualunque siano i risultati o qualunque siano i tuoi progetti, ti aiutiamo a proteggerli, questa seconda letta nella pubblicità di una banca.
I lettori si interrogano sulla liceità dell’uso di qualunque in strutture frasali in cui l’indefinito funge da correlativo introduttore di proposizione relativa con sfumatura concessiva. Diciamo subito che i dubbi espressi dai nostri tre interlocutori sono fondati, e che tale uso non è accettabile. Ma procediamo con ordine, poggiando sulla limpida trattazione contenuta nella Grammatica italiana di Serianni (cap. vii, §§ 180-182).
Qualunque appartiene alla categoria degli aggettivi indefiniti collettivi, e ha significato affine a qualsiasi e qualsivoglia (quest’ultimo è però usato in registri più sostenuti). Può essere anteposto o posposto al sostantivo realizzando però significati diversi. Quando precede il sostantivo, qualunque (che può essere a sua volta preceduto dall’articolo indeterminativo) equivale a ‘tutti’: (una) qualunque persona distingue il bello dal brutto = tutti distinguono il bello dal brutto. In posizione accodata al sostantivo, assume spesso un valore negativo: una persona qualunque è una persona senza particolari qualità (si pensi al movimento politico dell’Uomo Qualunque, fondato da Guglielmo Giannini nel 1944, da cui il derivato qualunquismo); una giornata qualunque è una giornata come tutte le altre; mangiare una cosa qualunque vuol dire mangiare qualcosa senza scegliere, per lo più in fretta. Quando è posposto, qualunque può essere riferito anche a un sostantivo plurale: quelle non sono case qualunque, sono case da ricchi.
E veniamo all’uso correlativo, oggetto della domanda dei due lettori. Perfettamente lecito con verbi al singolare (qualunque sia la tua opinione, io la rispetto), nella norma odierna non è più possibile l’accordo con verbi al plurale (*qualunque siano le tue opinioni, io le rispetto); tale accordo ha però ancora qualche testimonianza primonovecentesca (Serianni ricorda un esempio di qualunque fossero nelle Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, 1934). Oggi la sola soluzione disponibile è: quali (che) siano le tue opinioni, io le rispetto.
Si è detto sopra della sostanziale equivalenza semantica e funzionale tra qualunque e qualsiasi. Tuttavia, negli usi correlativi, il fatto che qualsiasi contenga già in sé il congiuntivo di essere (qual siasi, ovvero ‘qual si sia’) fa preferire l’uso di qualunque davanti alle forme verbali di essere: qualunque sia la tua opinione, piuttosto che ??qualsiasi sia la tua opinione. Naturalmente è sempre possibile la soluzione con quale (quale (che) sia la tua opinione), facoltativa al singolare, ma, come s’è visto, obbligatoria al plurale.
Claudio Giovanardi
5 ottobre 2015
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