Giovare e giovarsi

Dalla Puglia ci viene una domanda sul verbo giovare: è polisemico? ovvero: “può significare ‘arrecare beneficio’ (es: bere acqua giova alla pelle) e in altri casi ‘ricevere beneficio’ (es: ne gioverà la nostra salute)?”. Un’altra domanda giunge dalle Marche: il verbo giovare “è transitivo o intransitivo? Si può usare con complemento oggetto (es: la vita non lo ha giovato)?”. Infine dalla Toscana ci viene sottoposta una frase che si suppone non corretta: “Le conoscenze sull'organizzazione territoriale dell'Italia romana hanno giovato di numerosi contributi....”.

Risposta

Molte parole sono polisemiche e tra di esse molti verbi. La polisemia dei verbi è più e meglio percepibile quando (come spesso succede) è resa tangibile dalla variazione nella forma (si pensi alla differenza tra “sentire un dolore, sentirci male, sentirsi male”) o nella costruzione (“parlare con qualcuno, parlare in inglese, parlare l’italiano…”). Giovare ci presenta entrambi i casi.

Quando è intransitivo richiede, oltre al soggetto, un complemento indiretto introdotto da a (a meno che non si tratti di pronome personale: “lo sport giova alla salute”, “il carattere non gli giova”) e significa ‘recare utilità, beneficio, vantaggi’ ecc. I due argomenti, il soggetto e il complemento, possono essere espressi anche da proposizione (“in questa circostanza al partito giova passare all’opposizione”, “l’educazione politica giova a sviluppare nei lavoratori un’intelligenza critica”). L’ausiliare è prevalentemente avere (“all’azienda non ha giovato il cambio di proprietà”, “a Mario hanno giovato le amicizie importanti”), ma è possibile, con più restrizioni, anche essere (“all’azienda non è giovato il nuovo sistema di distribuzione”). Il complemento è spesso sottinteso, specie quando il soggetto è espresso da una frase (“giova ribadire la delicatezza della situazione”). Costruito transitivamente giovare aveva in passato anche il significato di ‘compiacersi’, ‘godere’ e richiedeva un terzo argomento, cioè un secondo complemento indiretto, introdotto da di: “Mangiando egli lietamente e del luogo solitario giovandogli” (Decameron x 6, 11).

Quando il verbo è transitivo (in realtà sarebbe meglio dire quando era, perché il costrutto non è quasi più usato oggi), con soggetto e complemento diretto come in latino, significa ‘aiutare, essere utile’: “E se ne la presente opera, la quale è Convivio nominata e vo’ che sia, più virilmente si trattasse che ne la Vita Nuova, non intendo però a quella in parte alcuna derogare, ma maggiormente giovare per questa quella” (Dante, Convivio I 16).

Un costrutto con due argomenti-complemento si osserva oggi nella forma pronominale del verbo. Quando infatti giovare è in forma pronominale (ausiliare ovviamente essere), con il primo complemento espresso dal pronome e il secondo introdotto da di, significa ‘trarre vantaggio, profitto, beneficio’: “Giorgio si è giovato della sua esperienza di alpinista anche in mare”.

In conclusione, per rispondere puntualmente alle domande dei nostri lettori:

  • “ne gioverà la nostra salute” va integrato con un pronome se (“se ne gioverà la nostra salute”): visto il significato (‘trarre vantaggio, profitto, essere utile’), il verbo deve darsi qui in forma pronominale (giovarsi); anche “Le conoscenze sull’organizzazione territoriale dell’Italia romana hanno giovato di numerosi contributi…” è una frase sbagliata, perché pure qui, in questo significato, il verbo dovrebbe avere forma pronominale e relativo ausiliare (“si sono giovate di…”);
  • giovare (nel senso di “recare vantaggio”) è oggi solo intransitivo, cioè il suo secondo argomento è indiretto e gli quindi “la vita non lo ha giovato” è un errore per il corretto “la vita non gli ha giovato”.

 

Vittorio Coletti

 

1 giugno 2018


Agenda eventi

  Evento di Crusca

  Collaborazione di Crusca

  Evento esterno


Avvisi

ArchiDATA momentaneamente irraggiungibile

Avviso da Crusca

A causa di problemi tecnici, il sito della banca dati ArchiDATA è momentaneamente irraggiungibile. Stiamo risolvendo il problema, e ci scusiamo con gli studiosi interessati.

Piazza delle lingue 2024: Gli incontri dell’italiano. Quattro appuntamenti con la lingua italiana

Avviso da Crusca

Dal 6 al 9 novembre 2024. Tutte le informazioni sono disponibili nella sezione "Eventi".

Accesso alla sede dell'Accademia

Avviso da Crusca

Avvisiamo i visitatori che, a causa dei lavori di restauro in corso nella sede dell'Accademia, l'accesso alla villa di Castello è momentaneamente spostato al civico 48.

Vai alla sezione

Notizie dall'Accademia

Dalla parola al fumetto, dal fumetto alla parola. Verso un piccolo glossario del fumetto e dell'illustrazione - Istruzioni per l’uso

16 ott 2024

L'Accademia della Crusca partecipa alla Bright Night dell'Università di Firenze

17 set 2024

Premio Internazionale Isola di Mozia 2024 conferito all'Accademico Rosario Coluccia

10 set 2024

Suonar le labbra. Dialoghi e monologhi d’amore (in musica): la Crusca ospita il concerto di musica rinascimentale a cura dell'Associazione L’Homme Armé

04 set 2024

Sbagliando s'impari: il nuovo libro dell'Accademia pubblicato da Mondadori

27 ago 2024

Progetto Un viaggio tra le parole: i laboratori e gli incontri della Crusca nelle scuole

18 lug 2024

Il Premio Pavese 2024 all'accademico Michele Cortelazzo

L'accademico Lorenzo Renzi insignito del "Premio Linceo 2024"

15 giu 2024

Vai alla sezione