In risposta a chi recentemente ci ha chiesto se sia corretto l’uso, soprattutto burocratico e giuridico, di giusta nel valore ‘conformemente a’ come forma invariabile e se debba necessariamente essere seguito da articolo, riportiamo quanto ha scritto Bice Mortara Garavelli su La Crusca per voi n. 25 (ottobre 2002).
Giusta accordi... è giusto?
«La preposizione giusta (che, a me almeno, sa di femminile) può essere usata con nomi maschili plurali, con articolo o meno? la sola espressione che vedo adoperare e adopero è “giusta procura...”: è possibile dire “giusta atto di procura...”, “giusta il decreto...”, “giusta patti di contratto...”?
La preposizione giusta è l'esito italiano della voce latina iuxta, il cui significato originario era “vicino tanto da toccare” (connesso al verbo iungere. Lo avvertiamo ancora in un incipit famoso: "Stabat Mater dolorosa / iuxta crucem lacrimosa...". È nel latino tardo, e specialmente negli usi ecclesiastico e giuridico, che iuxta prende l'accezione di “conformemente a...”, “secondo...”, come nell'espressione iuxta alligata et probata, impiegata in testi di diritto processuale: [il giudice deve decidere] “secondo (in base a) quanto allegato e provato [dalle parti]”.
Essendo una preposizione, giusta (come anche il latino iuxta) è invariabile; perciò può procedere indifferentemente nomi di qualsiasi genere e numero. È voce antiquata, che compare quasi esclusivamente nella lingua degli uffici. Nei quattro codici attualmente in vigore è presente una sola volta, e precisamente nell'art. 116 del codice civile: “giusta le leggi”. L'articolo (determinativo) è necessario nella maggior parte dei casi; la sua omissione è rara (ad es., “giusta certificazione del cancelliere”). Inaccettabile l’espressione con la preposizione che precede immediatamente un participio, come nell’esempio proposto dal lettore: “*giusta stabilito da sentenza di data...” per “giusta quanto stabilito...”.»
Bice Mortara Garavelli
Piazza delle lingue: Lingua e diritto
27 aprile 2012
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
A causa dei lavori di installazione del nuovo impianto antincendio nella Sala di lettura della Biblioteca che avranno luogo dal 13 marzo al 14 aprile 2023:
Dal 3 gennaio 2023, per gli studiosi che accedono alla Biblioteca è in vigore un nuovo regolamento.
In ottemperanza alla normativa vigente, si raccomanda a tutti coloro che frequentano, a vario titolo, la Villa medicea di Castello, l’osservanza delle seguenti regole da adottare per il contenimento dei consumi energetici:
- all’interno della Villa l’esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale è consentito per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile (art. 1 comma 2 del Decreto del Ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022);
- la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti di ciascun locale della Villa per la climatizzazione invernale non deve essere superiore a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza (art. 19-quater del Decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022);
- l’apertura delle finestre per il ricambio dell’aria deve essere limitata allo stretto necessario;
- regolare la luminosità della luce artificiale a seconda della luminosità esterna;
- spegnere le luci, il monitor del PC e il fancoil quando ci si allontana dalla propria postazione di lavoro e al termine del proprio orario di lavoro;
- non stampare mail o altri documenti, se non strettamente necessario.