Gradazione e graduazione; gradato e graduato; gradatamente e gradualmente

Un lettore chiede chiarimenti sul termine gradazione, per sapere se si debba dire e scrivere diploma di gradazione o diploma di graduazione. Un altro lettore vuole sapere la differenza tra gradato e graduato. Una lettrice chiede di spiegare la differenza tra gradatamente e gradualmente, e se i due avverbi possano essere usati in modo intercambiabile nelle ricette.

Risposta

Per chiarire come stanno le cose ci baseremo come sempre sui principali dizionari della lingua italiana (Devoto-Oli, Garzanti, GDLI, GRADIT, Sabatini-Coletti, Vocabolario Treccani, Zingarelli). Per quanto riguarda la prima domanda, si tratta di due sostantivi dal significato simile e affine, ma non totalmente identico, e proprio per questo motivo devono essere usati con attenzione. Il controllo lessicografico ci aiuta a verificare che la parola gradazione (dal latino gradationem ‘gradino’), indica ‘il passaggio lento e progressivo, a gradi, attraverso stadi intermedi d’importanza, d’intensità, di dimensione ecc.’. Il termine si può usare, dunque, in frasi come stabilire una gradazione nel merito; gradazione di colori, di suoni, di luci; le gradazioni del rosso; mettere vari oggetti in gradazione dal più grande al più piccolo. In particolare, in pittura la gradazione indica l’artificio consistente nel porre in risalto le figure principali indebolendo progressivamente il colore o il rilievo delle altre; in musica la gradazione è la disposizione per gradi delle parti di una composizione musicale. Nel linguaggio scientifico e tecnico indica il valore di alcune grandezze che si misurano in gradi: gradazione alcolica è la percentuale di alcol, misurata in gradi, contenuta nei vini o nei liquori.

Il termine graduazione (derivato dal verbo graduare) indica invece ‘l’operazione di distinguere, di suddividere per gradi, di stabilire un ordine di successione per trovare la misura più opportuna ecc.’, in frasi come la graduazione degli stipendi, dei premi; la graduazione dei risultati di un concorso; ottenere il diploma di graduazione in una disciplina sportiva, ma può indicare anche ‘la distribuzione graduale nel tempo o nello spazio, secondo un ordine crescente o decrescente’: la graduazione delle difficoltà, delle punizioni; in particolare, la graduazione della pena è, in diritto, la determinazione della pena decisa dal giudice, nei singoli casi, tra il minimo e il massimo previsti dalla legge; la graduazione degli sfratti indica la ‘distribuzione degli sfratti nel tempo’. Con significato concreto, negli strumenti di misura, la graduazione corrisponde alla scala graduata: la graduazione del termometro.

La differenza tra gradazione e graduazione consiste, dunque, nel fatto che mentre col primo termine si indica ‘il procedere per gradi, per sfumature, il passaggio progressivo da una situazione a un’altra’, col secondo si intende ‘la regolazione, la distinzione per gradi, il graduare e il suo risultato’.

Quanto a gradato e graduato, il primo termine (non registrato da tutti i dizionari) è il participio passato del verbo gradare, usato come aggettivo col significato di ‘diviso, scompartito a gradi’, quasi esclusivo dell’araldica, ambito in cui indica lo scudo suddiviso in pezze quadrate, e della geologia, nell’espressione tessitura gradata, con la quale si definisce la gradazione dei frammenti minerali in un sedimento.

Molto più comune nell’uso è graduato, participio passato del verbo graduare: come aggettivo può avere il valore di ‘diviso in gradi’ (come in scala, asta graduata; bicchiere graduato; carta graduata, carta per tracciare disegni tecnici, su cui è stampato un reticolato), oppure può significare ‘ordinato per gradi’ (come in esercizi graduati). In particolare, con l’espressione lenti graduate si indicano le lenti per occhiali con un numero di gradi tale da correggere i diversi tipi di insufficienza visiva. Con uso di sostantivo, graduato significa ‘militare che ha un grado nelle forze armate’ (e oggi indica genericamente i militari di grado inferiore a sergente).

L’ultimo dubbio riguarda gli avverbi gradatamente e gradualmente, i cui significati sono coincidenti: tutti e due, infatti, hanno il valore di ‘a grado a grado, per gradi’, ‘lentamente’, ‘poco per volta’, ‘in modo graduale’, e possono essere usati nelle frasi aumentare, diminuire gradatamente (o gradualmente)la temperatura; la salute va gradatamente (o gradualmente) migliorando; il rumore cresceva gradatamente (o gradualmente); spargere lo zucchero a velo gradatamente (o gradualmente).

Valeria Della Valle

10 luglio 2023


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