Francesco C. e Letizia B., entrambi da Cesena, Giuseppe La R., dalla provincia di Perugia, Luigi B.e Gabriele P., da quella di Brescia, Maura U. dalla provincia di Varese, Angelo M. e Paola P. dalla Svizzera, facendo riferimento ai programmi radiofonici o televisivi che trasmettone le previsioni meteorologiche, ci chiedono: "si deve annunciare il meteo, come si fa in Italia, o la meteo, come si fa nel Canton Ticino?"
Il genere di meteo
L’uso di “la meteo” rinvia senza dubbio all’ente radiotelevisivo della Svizzera italiana (RSI), che ha adottato il genere femminile a metà degli anni Ottanta sul modello della televisione di lingua francese: una scelta di carattere svizzero tracimata oltre i confini nazionali.
Ma, come del resto indicato negli stessi messaggi di coloro che ci hanno posto la domanda, c’è una doppia spiegazione di carattere generale: la prima, ovvia, si fonda su meteorologia di genere femminile; la seconda prende in considerazione il sintagma (bollettino/previsione) meteorologico/a: a seconda della scelta del sostantivo retrostante reggente, e con doppia operazione semplificatrice, nel primo caso avremo l’aggettivo sostantivato maschile “il meteo”, nel secondo l’altrettanto legittimo femminile “la meteo”. Sebbene i principali dizionari italiani registrino meteo soltanto come sostantivo maschile (oltre che come aggettivo) invariabile, ambedue le scelte sono “corrette” e praticabili; decisivo per il successo dell’una o dell’altra saranno allora il prestigio e l’influsso sull’utenza dei media elettronici interessati. Al momento (27/01/2016), stando alle occorrenze di Google, il maschile sembra prevalere nettamente (4.990.000 risultati per “il meteo” contro i 596.000 per “la meteo”).
11 marzo 2016
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