Anna d'A. dalla provincia di Salerno, Serena V. dalla provincia di Pistoia, Sandra F., da quella di Mantova, Elettra S., da Bologna chiedono quale sia il singolare di batteri; in particolare Filippo G. dal Piacentino e Antonella V., da Fermo, notano l'uso di battère da parte di specialisti.
Il singolare di batteri: un battère o un batterio?
La risposta alle numerose domande circa il singolare di batteri è che la forma corretta è batterio e non battère, senza alcun dubbio. L’etimologia parla chiaro: l’italiano batterio proviene dal latino scientifico Bacterium (XIX secolo), che a sua volta deriva dal greco βακτήριον, ovvero ‘bastoncino’, visto che i batteri, microrganismi unicellulari, hanno la forma simile a un minuscolo bastoncello. Eppure alcuni degli amici che scrivono affermano di aver sentito il singolare battère durante i telegiornali, oppure dalla viva voce dei medici. Come mai? Si può pensare che vi sia l’influsso di altri termini medici e scientifici in -ere: sfintere, mesentere, uretere, per non dire del meno nobile clistere. Quindi, per analogia, come da sfinteri si ricava il singolare sfintere, da ureteri si ha uretere, da clisteri si ha clistere, da batteri si può ricostruire un inesistente battère. Va ricordato, peraltro, che una trafila analoga si è avuta per microbo, ricostruito a partire da microbi, plurale di microbio, con ritrazione dell’accento.
Claudio Giovanardi
Piazza delle lingue: Lingua e saperi
19 aprile 2016
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