Agli utenti che, come Patrizia Tredici da Perugia e Francesco Bragaglia da Roma, ci chiedono notizie sull'uso e sull'origine della locuzione in quel di..., riproponiamo la risposta di Luca Serianni pubblicata nel n. 35 (ottobre 2007) del nostro periodico La Crusca per voi.
In quel di ...
«In quel di (anticamente anche in quello di) + toponimo è una locuzione attestata fin dai primi secoli, della quale offrono esempi il Grande dizionario della lingua italiana di S. Battaglia, (Torino, UTET, 1961-2002, XV 112) e Greta Brodin, Termini dimostrativi toscani (Lund, Gleerup, 1970, pp. 138-39). Si tratta di un costrutto - frequente in testi medievali ma documentato in tutto l'arco della nostra lingua - che si spiega con l'ellissi di un sostantivo come contado, territorio, paese. In realtà, qualche differenza rispetto al passato c'è: in origine il costrutto designava più spesso il territorio che una località determinata (perché in questo caso si diceva abitualmente, come si direbbe oggi, "andare a Firenze", "partire per Milano": "messisi in cammino, in brevi giorni gionsero a Panigale, in quello di Perugia" si legge per esempio nel senese Gentile Sermini (XV secolo). Attualmente l'espressione si adopera in riferimento a un luogo puntuale "in quel di Parma" 'a Parma') e con una leggera intenzione faceta, suggerita dal suo aspetto antiquato; non ci aspetteremmo certo di sentirla o di leggerla in contesti drammatici "Sono andato in quel di Parma per la morte di mio padre", ma nemmeno in situazioni puramente referenziali (al controllore: "Questo treno ferma in quel di Parma?"). In quel di potrebbe essere appropriato invece in frasi disimpegnate, di registro colloquiale ("In quel di Parma sanno che cosa vuol dire mangiare bene!").»
Luca Serianni
28 gennaio 2011
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Dal 3 gennaio 2023, per gli studiosi che accedono alla Biblioteca è in vigore un nuovo regolamento.
In ottemperanza alla normativa vigente, si raccomanda a tutti coloro che frequentano, a vario titolo, la Villa medicea di Castello, l’osservanza delle seguenti regole da adottare per il contenimento dei consumi energetici:
- all’interno della Villa l’esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale è consentito per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile (art. 1 comma 2 del Decreto del Ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022);
- la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti di ciascun locale della Villa per la climatizzazione invernale non deve essere superiore a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza (art. 19-quater del Decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022);
- l’apertura delle finestre per il ricambio dell’aria deve essere limitata allo stretto necessario;
- regolare la luminosità della luce artificiale a seconda della luminosità esterna;
- spegnere le luci, il monitor del PC e il fancoil quando ci si allontana dalla propria postazione di lavoro e al termine del proprio orario di lavoro;
- non stampare mail o altri documenti, se non strettamente necessario.