Inerente, attinente e afferente reggono un complemento oggetto o un complemento indiretto?
Inerente, attinente e afferente
reggono un complemento oggetto o un complemento indiretto?
Ci sono arrivate numerose richieste (R. Baiona, G. Mariani, P. Wilcke, M. Boscolo, lo Studio notarile Farina) relative al tipo di reggenza dei participi presenti, prevalentemente di ambito burocratico, inerente, attinente, afferente.
Riportiamo la trattazione che Valeria Della Valle e Giuseppe Patota hanno dedicato alla questione nel loro Il Salvaitaliano (Sperling & Kupfer, 2000, p. 218):
«Inerente a qualcosa o inerente qualcosa?
Inerente (parola del linguaggio burocratico che vuol dire 'che appartiene', 'che riguarda') è il participio presente del verbo inerire, che è intransitivo, e richiede la preposizione a: «gli obblighi inerenti al decreto», non «gli obblighi inerenti il decreto». Come nel caso di afferente e di attinente, la tendenza a eliminare la a dopo inerente è dovuta, con tutta probabilità, al modello di altri participi tipici del linguaggio burocratico che, legittimamente, non reggono la preposizione a, come facente, ledente, implicante: (funzionario facente funzione, norme ledenti gli interessi, decreto implicante le norme, ecc.).»
4 ottobre 2002
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
Dal 3 gennaio 2023, per gli studiosi che accedono alla Biblioteca è in vigore un nuovo regolamento.
In ottemperanza alla normativa vigente, si raccomanda a tutti coloro che frequentano, a vario titolo, la Villa medicea di Castello, l’osservanza delle seguenti regole da adottare per il contenimento dei consumi energetici:
- all’interno della Villa l’esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale è consentito per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile (art. 1 comma 2 del Decreto del Ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022);
- la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti di ciascun locale della Villa per la climatizzazione invernale non deve essere superiore a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza (art. 19-quater del Decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022);
- l’apertura delle finestre per il ricambio dell’aria deve essere limitata allo stretto necessario;
- regolare la luminosità della luce artificiale a seconda della luminosità esterna;
- spegnere le luci, il monitor del PC e il fancoil quando ci si allontana dalla propria postazione di lavoro e al termine del proprio orario di lavoro;
- non stampare mail o altri documenti, se non strettamente necessario.