L'articolo con le date e le cifre

S. Barbieri, M. Brindisi, L. Cavatorta, S. Canullo, M. Ettori, S. Migliorini, i sig.ri G. Adami, N. Dal Dosso, A. Duranti, M. Dell'Antonia, A. Nocella, A. Pasqualini, G. Sonzogni e J. Stefani hanno posto vari tipi di quesiti riguardanti le date e in generale i numeri inseriti in un testo.

Risposta

L'articolo con le date e le cifre

Uno dei problemi più sentiti riguarda la scelta dell'articolo da anteporre a una data (oppure a una cifra) all'interno di un testo scritto. A tale proposito, si seguono le indicazioni di Luca Serianni, che nella sua Grammatica Italiana (cap. IV par. 60), scrive: "L'anno è sempre preceduto dall'articolo: «il 1720», «nel 1988», «l'ottantacinque» (o «l'85»; [...]).

Le indicazioni comprendenti anche mese e giorno sono introdotte modernamente da un articolo maschile singolare: «il 20 settembre 1870»". Per estensione, si può aggiungere che, nel caso di una data come 11/10/1989, l'articolo che vi si anteporrà sarà l' (seguendo la pronuncia della data: l'undici ottobre millenovecentoottantanove); stessa regola vale per le date che iniziano con 1: anche per queste, si considera il modo in cui tali date vengono pronunciate e quindi si scriverà il 1/2/2003 (cioè il primo febbraio duemilatré). Infatti, come specifica Serianni, "Per i giorni del mese si usa l'ordinale per il giorno iniziale [...], ma il cardinale per i giorni successivi, siano o non siano accompagnati dal giorno del mese [...]."

Serianni poi continua:  "Un tempo l'articolo era condizionato dal numerale seguente: il (al, nel, ecc.) se questo era '1': i (ai, nei) se era '2' o più. Il Manzoni, che nella prima edizione dei promessi Sposi aveva scritto «ai 22 di settembre dell'anno 1612» (I 22) e simili, optò nel 1840 per il tipo «il 22 settembre» (da notare anche la soppressione della preposizione di tra mese e anno)."

A proposito di ciò, va notato che il li (spesso scritto ) anteposto alla data nelle intestazioni di molti documenti, anche ufficiali (Firenze, li 15.10.2002) non è altro che una variante (arcaica in quest'uso) dell'articolo determinativo maschile plurale i/gli: originariamente, la formula recitava Firenze, li 15 giorni di ottobre...

Adesso, il li si è cristallizzato in questo uso lasciando cadere il termine giorni che ne giustificava l'esistenza, e per questo può essere erroneamente interpretato come avverbio di stato in luogo () e conseguentemente scritto con l'accento. Purtroppo quest'uso è così invalso che il "incriminato" si trova anche su documenti ufficiali. Questo non toglie che l'uso non sia corretto.

Un altro problema sollevato da alcuni utenti riguarda l'inserimento di cifre nel testo: quando traslitterarle e quando, invece, lasciarle in numeri? Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, nel loro Salvaitaliano, forniscono alcune regole: "Quando in un testo scritto riportiamo calcoli di qualunque tipo (come si fa in rendiconti , note spesa, bilanci preventivi, consuntivi, ecc.) i numeri vanno sempre espressi in cifre. È preferibile usare le cifre anche per le date e per i numeri non arrotondati («Sono nato nel 1956», «Bologna, 15 febbraio 2000», «Il candidato ha conseguito 1805 voti di preferenza, pari al 4,6 per cento»).

Negli altri casi, soprattutto se si tratta di cifre basse, è preferibile adoperare le lettere: «Aveva tre figli», «Una classe di venti studenti», «L'orologio segnava le cinque».

Dovete usare le lettere anche nelle espressioni figurate: «Le rivolse mille scuse», «C'erano solo quattro gatti», ecc."

Un'ultima annotazione riguarda i possibili dubbi nella traslitterazione dei numeri, con particolare riferimento al numero tre. Citando ancora il Serianni:
"I composti con 'tre' vanno accentati, indipendentemente dal fatto che 'tre', da solo, rifiuti l'accento (così come da 're' - senz'accento - si ricava 'viceré', da 'me', 'nontiscordardimé', ecc.)". Quindi, per esempio, la traslitterazione corretta di '2003' è "duemilatré". Tuttavia, anche Serianni ammette che l'uso effettivo è oscillante.

Per approfondimenti:

  • Della Valle, V., Patota, G., 2000, Il Salvaitaliano, Milano, Sperling&Kupfer.
  • Serianni, L., 1989, Grammatica Italiana, Torino, UTET.

A cura di Vera Gheno
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca

4 marzo 2003


Agenda eventi

  Evento di Crusca

  Collaborazione di Crusca

  Evento esterno


Avvisi

Chiusura dell'Accademia

Avviso da Crusca

L'Accademia della Crusca resterà chiusa il 26 aprile 2024.

Vai alla sezione

Notizie dall'Accademia

Italiano e inglese nei corsi universitari: la lettera aperta del Presidente dell'Accademia al Rettore dell’Alma Mater Studiorum e alla Ministra dell’Università

23 feb 2024

Giornata Internazionale della lingua madre: il contributo video del presidente dell'Accademia Paolo D'Achille

21 feb 2024

"Sao ko kelle terre... Piccola storia della lingua italiana": la Compagnia delle Seggiole in scena alla Villa medicea di Castello con uno spettacolo dedicato alla storia dell'italiano

25 gen 2024

Il restauro degli infissi dell'Accademia per il concorso Art Bonus 2024

25 gen 2024

Scomparso l'Accademico Angelo Stella

15 dic 2023

Corso di formazione per insegnanti Le parole dell’italiano: idee e pratiche efficaci per insegnare e apprendere il lessico

15 nov 2023

25 ottobre 2023: il Collegio della Crusca nomina 10 nuovi accademici

27 ott 2023

Aspettando la Piazza delle lingue: quattro incontri all'Accademia della Crusca

05 ott 2023

Vai alla sezione