Locare, allocare e allocazione

Sono arrivati al nostro servizio di consulenza alcuni quesiti riguardanti il significato dei verbi locare e allocare e l’esistenza della variante allogare. Altre domande invece riguardano il termine allocamento e il suo rapporto con allocazione.

Risposta

Numerosi quesiti riguardano i verbi locare e allocare e altri vocaboli della stessa famiglia. Procediamo dunque con ordine. Il verbo locare deriva dal latino locāre, a sua volta da lǒcus ‘luogo’, e presenta due significati principali: il primo, ricco di attestazioni letterarie, ma ormai in disuso, è quello di ‘collocare, mettere in un luogo’; il secondo, invece attualissimo, equivale a ‘affittare, dare in locazione’: locare un immobile, un appartamento, un bene. La fortuna di questa seconda accezione è dovuta a una duplice ragione: da un lato l’uso che se ne fa nel linguaggio giuridico e burocratico, dall’altro il fatto che si tratta di un regionalismo diffuso in diverse aree dell’Italia centromeridionale nelle quali viene preferito ad affittare. Le stesse considerazioni valgono anche per il participio passato in funzione aggettivale locato, ormai desueto nel significato di ‘collocato, ubicato’, mentre è diffuso col valore di ‘affittato’, anche in questo caso con duplice azione del linguaggio giuridico e degli usi regionali. Il valore spaziale si mantiene ancora nella forma altolocato, letteralmente ‘collocato in alto’, che però oggi può essere usata solo in riferimento al rango sociale di una persona.

Per quanto riguarda il verbo allocare, che viene dal latino tardo allocāre, si tratta di una variante formale, considerata desueta, di allogare (in cui si ha la sonorizzazione della velare sorda, esattamente come avviene in luogo a partire da lǒcum). Il verbo allogare, oggi certamente poco usato, significa ‘mettere, collocare in un luogo’ e può riferirsi tanto a cose quanto a persone (anche se in quest’ultimo caso sarebbe preferibile usare alternative come assegnare o destinare). Nel linguaggio economico, invece, la forma allocare (e non, in questo caso, allogare) si è diffusa e ha assunto il significato tecnico di ‘ripartire, distribuire’: allocare le risorse in più uffici, allocare le entrate nelle poste di bilancio; il verbo, transitivo, è normalmente seguito dalla proposizione in, che indica il “luogo” (materiale o virtuale) dove qualcosa viene allocato per un determinato fine. Probabilmente allocare nel linguaggio dell’economia si è rideterminato semanticamente a partire dal termine allocazione (a sua volta condizionato dal francese allocation e dall’inglese allocation), il cui significato è ‘ripartizione di beni e servizi fra più enti o più soggetti’, e che non può essere sostituito da *allocamento.

Claudio Giovanardi

9 aprile 2021


Agenda eventi

  Evento di Crusca

  Collaborazione di Crusca

  Evento esterno


Avvisi

Chiusura dell'Accademia

Avviso da Crusca

L'Accademia della Crusca resterà chiusa il 26 aprile 2024.

Vai alla sezione

Notizie dall'Accademia

Italiano e inglese nei corsi universitari: la lettera aperta del Presidente dell'Accademia al Rettore dell’Alma Mater Studiorum e alla Ministra dell’Università

23 feb 2024

Giornata Internazionale della lingua madre: il contributo video del presidente dell'Accademia Paolo D'Achille

21 feb 2024

"Sao ko kelle terre... Piccola storia della lingua italiana": la Compagnia delle Seggiole in scena alla Villa medicea di Castello con uno spettacolo dedicato alla storia dell'italiano

25 gen 2024

Il restauro degli infissi dell'Accademia per il concorso Art Bonus 2024

25 gen 2024

Scomparso l'Accademico Angelo Stella

15 dic 2023

Corso di formazione per insegnanti Le parole dell’italiano: idee e pratiche efficaci per insegnare e apprendere il lessico

15 nov 2023

25 ottobre 2023: il Collegio della Crusca nomina 10 nuovi accademici

27 ott 2023

Aspettando la Piazza delle lingue: quattro incontri all'Accademia della Crusca

05 ott 2023

Vai alla sezione