Alcuni lettori chiedono qualche ragguaglio sull’uso corretto del verbo deliberare.
Partiamo dal significato per poi illustrare le diverse costruzioni del verbo.
Il verbo deliberare, dal lat. delībĕrāre (forse derivato da lībra ‘bilancia’), è di uso perlopiù settoriale, burocratico e giuridico, e significa ‘stabilire, risolvere, venire a una determinazione; esprimere una volontà, una decisione, dopo opportuna discussione o ponderazione’, con particolare riferimento a decisioni prese da più persone riunite insieme, da organi e corpi collegiali o da una persona investita di una carica pubblica. Esso è attestato fin dal XIII secolo (la datazione ante 1276, indicata in vari repertori tra cui il GRADIT, si può anticipare di un ventennio grazie al TLIO, che fornisce come prima attestazione il testo romanesco Storie de Troia e de Roma del 1252/58). Meno comune e di àmbito più letterario è il significato più generico di ‘decidere per sé stesso, ponderare, riflettere’ (“ho deliberato di rifiutare l’incarico”; “deliberò lungamente prima di esprimere il suo parere”), ma è bene precisare che i due significati principali ‘ponderare, riflettere’ e ‘decidere, stabilire’ sono già latini (cfr. il commento del LEI, s.v.).
Di esclusivo ambito settoriale è invece il significato più recente di ‘aggiudicare, assegnare’ (dal 1820, secondo il DELI), che riguarda specificamente le aste pubbliche (“il dipinto è stato deliberato al migliore offerente”) e gli appalti (“hanno deliberato a quell’impresa la costruzione dell’acquedotto”).
Tra la documentazione nei volgari antichi, in documenti bolognesi del 1350, il TLIO segnala, tra gli altri, anche il significato di ‘saggiare la moneta’.
E passiamo alla costruzione del verbo con minima esemplificazione per rispondere ai dubbi dei lettori. Deliberare può reggere un argomento espresso da:
Inoltre deliberare può essere usato anche con valore:
Per concludere, non va dimenticato che nell’italiano dei secoli scorsi, come si può osservare scorrendo la ricca documentazione fornita dal GDLI, si registrano usi più rari o scomparsi, come quello pronominale, deliberarsi ‘risolversi, decidersi, prendere una decisione’; da una lettera di Giacomo Leopardi del 1820: "Se il nostro commercio epistolare non fosse tanto difficile per la negligenza de’ mezzi, non mi sarei mai deliberato a stampare il suo nome senza suo beneplacito espresso".
Sergio Lubello
16 settembre 2024
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