Otto lettori ci hanno rivolto altrettante domande sui verbi prevenire e premunire, sugli aggettivi prevenuto e premunito, e infine sugli aggettivi preconcetto e preconcettuoso, legati gli uni agli altri da alcune contiguità nel suono o nel significato che talvolta producono confusione.
“Esiste il verbo prevenirsi? Tutto sommato dovrebbe, visto che esiste essere prevenuto”, chiede e sostiene Maurizio, che postula l’ammissibilità di prevenirsi sulla base dell’esistenza di essere prevenuto e forse, ipotizziamo noi, anche per la contiguità di suono con premunirsi, forma riflessiva di premunire che significa, come informano i vocabolari, ‘prendere opportuni provvedimenti a propria difesa e protezione’, ‘prepararsi a fronteggiare situazioni difficili’. Invece no: prevenirsi, ipotetica forma riflessiva del verbo prevenire, non esiste. Nel contesto proposto da Maurizio essere prevenuto non è il passivo di prevenire, ma un predicato nominale composto dal verbo essere e da prevenuto, participio passato di prevenire con pieno valore di aggettivo (significa ‘mal disposto’, ‘orientato sfavorevolmente’, come per esempio nella frase “Molti sono prevenuti nei miei confronti, e questo non è giusto”).
Riccardo, dal canto suo, ci chiede: “Si può dire ho prevenuto?”. La risposta è sì: prevenire è un verbo transitivo che significa ‘precedere’, ‘fare qualcosa prima di altri’ (“Volevo invitarti a cena, ma tu mi hai prevenuto”), o anche ‘prendere le precauzioni necessarie perché un fatto negativo o dannoso non si verifichi’ (“La profilassi ha prevenuto il contagio”; “La legge deve prevenire piuttosto che punire il delitto”). Con questi significati, prevenire ha il suo corrispondente passivo in essere prevenuto (“Volevo invitarti a cena, ma sono stato prevenuto da te”; “Il contagio è stato prevenuto dalla profilassi”; “Il delitto deve essere prevenuto dalla legge”).
Chiede poi Giuseppe: “Mi capita spesso di sentir dire essere premunito con il significato di essere prevenuto nei confronti di. È corretto?”. Quanto abbiamo scritto sopra consente di rispondere che non è corretto.
Aggiungono Stefano e Bea: “La formula essere preconcetto può equivalere a essere prevenuto?”. La risposta è no: preconcetto, quando è aggettivo, significa ‘concepito prima’, ‘concepito a priori’, e può dirsi di un’opinione, di un sentimento, di un’idea assunti per partito preso (“Le tue sono opinioni preconcette”; “Il capufficio ha un’ostilità preconcetta nei miei confronti”), non certo di una persona, come è invece il caso di prevenuto.
Silvia e Fabrizio, infine, chiedono se l’aggettivo preconcettuoso, che potrebbe utilmente qualificare una persona piena di preconcetti, esista oppure no. La risposta è no: la forma non è registrata in nessun vocabolario, antico o moderno che sia; il fatto che se ne registrino due o tre occorrenze in rete obbliga a pensare che si tratti di forme occasionali, frutto della fantasia onomaturgica di qualche scrivente isolato.
Giuseppe Patota
9 febbraio 2021
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