La signora Marianna Russo dalla provincia di Padova ci chiede quale sia la differenza tra vocabolario e dizionario: a questa domanda ha risposto Luca Serianni sulle pagine del nostro periodico La Crusca per voi n. 29 (ottobre 2004).
Qual è la differenza tra dizionario e vocabolario?
«In un suo fortunato volumetto, Che cos'è un vocabolario (Firenze, Le Monnier, 1961), Bruno Migliorini affronta la questione proprio nella nota d'apertura. Nessun fondamento - scrive il grande linguista - hanno vecchie distinzioni tra vocabolario 'raccolta di vocaboli' e dizionario 'raccolta di vocaboli e locuzioni' (e qualcuno aveva proposto anche la distinzione inversa). Semmai, "dizionario è più esteso in quanto si può riferire a trattazioni disposte in ordine alfabetico, ma non propriamente lessicali: si può dire Dizionario biografico ma non Vocabolario". Sul modello delle coppie francese dictionnaire/vocabulaire e inglese dictionary/vocabulary, anche nell'italiano di fine Novecento è andata affermandosi una distinzione tra dizionario 'opera lessicografica' ("un d. italiano-russo", "va' a guardare nel d.") e vocabolario 'complesso di vocaboli e di locuzioni proprie di una lingua, di un dialetto, di una varietà settoriale o anche di un individuo': "il v. medico", "l'esuberanza del v. dannunziano", "l'acquisizione del v. fondamentale nei primi anni di vita". Tuttavia - fermo restando il fatto che per questa seconda accezione è escluso il termine dizionario - è sempre possibile adoperare vocabolario in riferimento all'opera, sia nel linguaggio comune, sia in quello degli stessi lessicografi. Nei titoli delle grandi opere lessicografiche dell'italiano contemporaneo domina dizionario (per esempio: De Felice-Duro, De Mauro, Devoto-Oli, Garzanti, Palazzi-Folena, Sabatini-Coletti) ma a vocabolario si richiamano l'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani (col Vocabolario diretto dal compianto Aldo Duro) e la Zanichelli (con lo Zingarelli)».
Luca Serianni
Piazza delle lingue: Lessicografia
19 giugno 2009
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