Scrutatore o scrutinatore?

Sono arrivate alcune richieste circa l’uso (e l’eventuale differenza di significato) dei termini scrutatore e scrutinatore nel linguaggio burocratico-amministrativo, in relazione alle elezioni.

 

Risposta

 

Scrutatore o scrutinatore?

 

Possiamo rispondere ai nostri lettori che non esiste differenza sostanziale tra i termini scrutatore e scrutinatore, che sono entrambi nomi d’agente deverbali, formati con il suffisso -tore (le forme  femminili sono scrutatrice e scrutinatrice).

Il sostantivo-aggettivo scrutatore designa, in primo luogo, chi «esamina o studia un fatto, una circostanza, una scienza, una dottrina, una verità, in modo analitico e profondo per scoprirne e conoscerne le ragioni più segrete e meno evidenti» (GDLI, s.v.). A partire da questo significato, si è sviluppata l’accezione burocratica del termine, che indica il «componente di un ufficio elettorale addetto a eseguire le operazioni di scrutinio» (GRADIT), visto che queste ultime vanno (o andrebbero) svolte con particolare cura e attenzione, come si ricava da quanto scrive il Tommaseo-Bellini (s.v.): «il senso oggidì più noto e usitato è l’uffizio che assegnasi nelle assemblee pubbliche a quelli che raccolgono i voti, e ne accertano la regolarità, e ne deducono o aiutano a dedurre la validità delle deliberazioni, tenendo dietro alle circostanze essenziali dell’atto».

Il termine scrutatore – documentato fin dal Trecento – è un deverbale di scrutare (dal verbo deponente latino scrutari che, in epoca classica esprimeva appunto l’attività di osservazione attenta, di ricerca; già in latino troviamo scrutator ad indicare il ricercatore di un fenomeno, l’osservatore).

Nel latino tardo si usò, derivandolo da scrutari, un altro verbo, scrutinare, che passò anch’esso nel volgare, da cui il sostantivo scrutinatore. Anche quest’ultimo, documentato dal Seicento, nella lingua letteraria indica colui «che osserva, che indaga, che esamina con grande attenzione e curiosità (e, talvolta, con eccessiva pedanteria e severità) fatti, fenomeni, circostanze», oppure chi è uno studioso, un cultore di una disciplina (GDLI, s.v.), come risulta da questo contesto di Francesco Scannelli (Il microcosmo della pittura, 1657): «Non mancano gli scrutinatori de’ nostri tempi far palese per qualità singolari ed impareggiabili il dissegno di Raffaello come il colorito di Tiziano». Oggi scrutinatore indica prevalentemente lo scrutatore elettorale: «Qualche presidente di seggio, o gli scrutinatori comunisti, a volte non vogliono restare fessi» (Leonardo Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra, 1975), ma si può riferire anche a chi compie uno scrutinio scolastico.

Ai nostri lettori, dunque, rispondiamo che per riferirsi a chi fa parte di una commissione elettorale si può utilizzare indifferentemente scrutatore e scrutinatore, tenendo presente che oggi scrutinatore è avvertito come più preciso e specifico, anche perché scrutatore ha anche valore più generale, riferito a chi scruta qualcosa, come risulta dal suo uso aggettivale (frequente soprattutto con sguardo e con occhio: uno sguardo scrutatore ‘indagatore’, occhi scrutatori), ormai rarissimo per scrutinatore.

 

Riccardo Cimaglia

 

31 gennaio 2017


Agenda eventi

  Evento di Crusca

  Collaborazione di Crusca

  Evento esterno


Avvisi

Chiusura straordinaria dell'Accademia

Avviso da Crusca

Avvisiamo gli interessati che la sede dell'Accademia resterà chiusa venerdì 7 aprile 2023.

Ordine di servizio

Avviso da Crusca

In ottemperanza alla normativa vigente, si raccomanda a tutti coloro che frequentano, a vario titolo, la Villa medicea di Castello, l’osservanza delle seguenti regole da adottare per il contenimento dei consumi energetici:
- all’interno della Villa l’esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale è consentito per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile (art. 1 comma 2 del Decreto del Ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022);
- la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti di ciascun locale della Villa per la climatizzazione invernale non deve essere superiore a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza (art. 19-quater del Decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022);
- l’apertura delle finestre per il ricambio dell’aria deve essere limitata allo stretto necessario;
- regolare la luminosità della luce artificiale a seconda della luminosità esterna;
- spegnere le luci, il monitor del PC e il fancoil quando ci si allontana dalla propria postazione di lavoro e al termine del proprio orario di lavoro;
- non stampare mail o altri documenti, se non strettamente necessario.

Vai alla sezione

Notizie dall'Accademia

L'Accademia risponde a un quesito sulla parità di genere negli atti giudiziari posto dal Comitato Pari opportunità del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione

09 mar 2023

Le settimane estive della Crusca: corsi per docenti di italiano all’estero

06 mar 2023

L'Accademia collabora all'organizzazione di un corso di perfezionamento sulla scrittura del diritto

17 feb 2023

L'approccio dell'Unione Europea al multilinguismo in uno studio recente pubblicato dalla Commissione per la cultura e l'istruzione (CULT) del Parlamento europeo

15 feb 2023

L'accademica Giovanna Frosini nominata presidente dell'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio

14 feb 2023

Scomparsa l'accademica Bice Mortara Garavelli

26 gen 2023

Antichi maestri: un allestimento teatrale appositamente pensato per la Crusca

11 nov 2022

Scomparso lo storico della lingua Andrea Dardi

02 nov 2022

Vai alla sezione