Un allenatore di calcio ha chiesto una “conduzione del pallone” ai suoi giocatori, che lo hanno corretto con “condotta del pallone”, e ci domanda quale delle due forme è quella giusta.
I sostantivi deverbali conduzione e condotta sono presenti in tutti i dizionari storici, etimologici e dell’uso contemporaneo (cfr. DEI, DELI, Devoto-Oli 2024, l’Etimologico, GDLI, GRADIT, Sabatini-Coletti, TLIO, Zingarelli 2024), ma soltanto il secondo, come vedremo meglio più oltre, ha, nella lessicografia, dei rimandi al linguaggio dello sport (cfr. Devoto-Oli 2024, GDLI, GRADIT, Sabatini-Coletti). Entrambi si originano, com’è noto, dalla base verbale condurre – dal lat. condūcĕre, composto di con- ‘assieme, con’ e ducĕre ‘guidare, condurre’ – e le loro prime attestazioni in italiano risalgono ai primi anni del XIII sec. nelle varie e affini accezioni semantiche (v. TLIO).
Conduzione – datato, nel significato ‘azione con cui si concede qno o qsa verso un esito’, p. 1298 (Questioni filosofiche, dal TLIO) – viene dal lat. conductiōne(m), che deriva dal participio passato conductus a cui si aggiunge il suffisso -ione(m); mentre condotta – che, nell’accezione ‘modo di condurre un’azione’, è datato 1325 (Armannino, Fiorita, dal TLIO; nel significato ‘indicazione di comportamento, consiglio’ ha un’occorrenza precedente in Francesco da Barberino, Reggimento e costumi di donna, 1318-20) – è un participio passato irregolare che si è lessicalizzato.
La risposta al quesito posto può essere fornita considerando come minimo due fattori: i tratti semantici e – almeno per conduzione – morfologici delle parole in questione e la loro specializzazione nel linguaggio sportivo; e l’uso linguistico.
Quanto alla semantica, con conduzione intendiamo, in genere, ‘il condurre e il suo risultato, gestione’ (cfr. GRADIT anche per gli altri significati TS [tecnico-specialistici]) e, nel linguaggio del calcio, oltre a essere impiegata per indicare uno dei cosiddetti “fondamentali”, ossia la modalità in cui il calciatore controlla e guida il pallone, si usa anche per definire le gestioni della partita da parte del direttore di gara (si parla di conduzione della gara e conduzione arbitrale) e della squadra da parte dell’allenatore (si veda conduzione tecnica).
Si consideri, inoltre, per quanto riguarda gli aspetti morfologici a cui si è in precedenza accennato, che si tratta di una parola formatasi attraverso l’aggiunta al tema verbale del suffisso -zione, molto produttivo, insieme a -mento, nella formazione dei nomi d’azione e che, nel caso in questione, si riferisce proprio al “modo in cui si V (= conduce)”, oltre che all’“atto di V (= condurre)” (cfr. Livio Gaeta, I suffissi -mento e -zione, in Grossmann-Rainer 2004, pp. 323-334: in part., p. 333).
Diversamente da conduzione, una delle accezioni di condotta, parola solitamente impiegata per indicare ‘contegno, comportamento, modo di vivere’, presenta, nel GRADIT, la marca TS, con riferimento al linguaggio sportivo, e designa il ‘modo di comportarsi durante una gara sportiva’. Assume, quindi, una specifica accezione e, nel mondo del calcio, si trova spesso in espressioni dalla valenza, per così dire, “neutra” del tipo condotta di gara, di gioco e sportiva, o in altre, caratterizzate in senso negativo, come condotta violenta e condotta antisportiva, che sono adoperate per descrivere il comportamento dei giocatori durante la partita e che, in particolare le ultime due, sono solitamente sanzionate con un cartellino. Può, inoltre, essere utilizzata nel suo significato principale, accompagnata dagli aggettivi difensiva (o difensivista) o offensiva (o offensivista), per indicare l’atteggiamento, più propenso rispettivamente al gioco di difesa o di attacco, della squadra come nel seguente esempio, tratto dall’archivio della “Gazzetta dello sport”:
Il migliore Parolo. Il tocco di classe nel centrocampo del Cesena, cerca sempre di creare ma non sempre ci riesce, vista la condotta difensivista della squadra. (Alessandra Bocci, Le pagelle, LaGazzettadellosport.it, 25/9/2011)
Veniamo, ora, ad alcune note sull’uso linguistico. Dalle ricerche effettuate non risulta attestato condotta di/della palla (o del pallone) se non in due isolati esempi, entrambi provenienti da siti svizzeri:
La parte centrale della seduta è stata caratterizzata da esercizi di condotta del pallone che implicano anche movimenti coordinati. (Condotta di palla e altro, fclugano.com, 15/3/2017)
Durante questo esercizio gli allievi eseguono dei compiti di natura diversa per riuscire a migliorare la loro condotta di palla. (Piedi di piombo, mobilesport.ch, 27/3/2014)
È, dunque, da preferire conduzione, che ricorre nella totalità (o quasi) delle attestazioni rintracciate. Basti qui riportare alcuni esempi, che provengono da guide e manuali del calcio:
Il nuovo Torino di Mihajlovic non ha smesso di affidare il pallone ai difensori centrali, e non è un caso che siano arrivati due giocatori come Rossettini e Castán, con una buona tecnica di base e abituati alla conduzione della palla, così come lo sono le loro riserve, Moretti e Bovo. (Timothy Small, Daniele Manusia, La guida ufficiosa Campionato italiano di calcio serie A 2016-17, Milano, Baldini Castoldi, 2016, [s.i.p.])
Conduzione della palla in spazi ristretti e grandi distanze: è la capacità di condurre e di cambiare direzione, se necessario, oltre che, allo stesso tempo, di vedere se un avversario si sta avvicinando e/o se c’è un compagno libero a cui passare la palla. (Salvatore Pappalardo, Insegnare il calcio moderno, Montefranco, Tektime, 2022, [s.i.p.])
Si osservi, poi, come, nell’archivio della “Repubblica”, che permette la ricerca “esatta” delle due espressioni, conduzione di/della palla e del pallone presenti diverse attestazioni (nello specifico, 4 occorrenze di “conduzione di palla”, 6 di “conduzione della palla” e 6 di “conduzione del pallone”) al contrario di condotta, che è assente nel significato qui indagato.
In definitiva, dalle considerazioni sopra esposte, ci sembra opportuno, per ragioni di carattere semantico e morfologico e di uso linguistico, concordare con l’allenatore di calcio che ci ha scritto e consigliare l’uso di conduzione del pallone.
Andrea Riga
24 gennaio 2024
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