Si entra in o a contatto con qualcuno?

Alcuni lettori ci chiedono se sia più corretto “entrare a contatto” o “entrare in contatto”.

Risposta

Lasciamo per un attimo da parte il verbo (entrare) e concentriamoci sulla locuzione (preposizionale o avverbiale) in/ a contatto. Notiamo subito che, nella maggior parte dei casi, i soggetti che sono a contatto sono assai vicini tra di loro: “le due case sono a contatto su un lato”, “le automobili sono venute a contatto in curva”, “quelli che sono stati a contatto con i positivi debbono fare la quarantena”, “le opposte tifoserie sono arrivate pericolosamente a contatto”. Mentre in contatto indica un rapporto meno ravvicinato, più indiretto, spesso figurato, ancorché, magari, costante: “le due case sono in contatto tramite un ponticello”, “le auto si tengono in contatto (con i fari)”, “gli zii stanno in contatto (telefonico) con i cugini”, “Giorgio non ha potuto mettersi in contatto con l’azienda”. Se scorriamo il corpus PTLLIN dei romanzi del Premio Strega vediamo che a contatto e in contatto sono quasi egualmente numerosi (rispettivamente, 83 in 41 opere e 83 in 29) e se guardiamo a quali verbi si uniscono, notiamo che sia l’uno che l’altro sono in maggioranza retti da essere, stare, mettere, venire. Cioè gli stessi verbi, sia pure con significati diversi, come abbiamo appena visto e ribadiamo con qualche altro esempio: “essere a contatto col pavimento / essere in contatto col tribunale”, “mettere i turisti in contatto con l’ambasciata (che è lontana o comunque difficilmente raggiungibile) / mettere i turisti a contatto con la povertà degli indigeni (immergerli nella condizione di vita degli indigeni, farli partecipi di essa)”.  Alcuni verbi però sono specifici (o più familiari) dell’una o dell’altra locuzione: trovarsi, ad esempio, preferisce di gran lunga in contatto; giungere, invece, a contatto. Una verifica su Google lo dimostra facilmente.  Ma prendiamo entrare, come ci chiedono i nostri lettori. Nel corpus PTLLIN solo in un caso regge a contatto e in 8 regge in contatto. Ecco l’esempio di a:

Negli ultimi mesi le oscillazioni della politica prussiana avevano precipitato il Dipartimento di Stato nel più profondo sconcerto, condizione che del resto gli è abituale quando entra a contatto con le sottigliezze della politica europea. (Alessandro Barbero, Bella vita e guerre altrui di Mr Pyle, gentiluomo)

E alcuni di quelli di in :

Avevano cercato di entrare in contatto… anche con Margherita (Natalia Ginzburg, Lessico famigliare)

Come se le mie possibilità di entrare in contatto con lui fossero ben poche (Andrea De Carlo, Uccelli da gabbia e da voliera)

Usava i lacerti delle lingue con cui era entrato in contatto (Umberto Eco, Il Nome della rosa)

Entrare dunque predilige in, perché se si “entra in contatto” non si è ancora “giunti a contatto”, come mostra bene l’esempio della Ginzburg. Per altro, mentre il passo di Barbero (dal senso dubbio) potrebbe essere riscritto senza problemi sostituendo in con a, meno plausibile parrebbe il contrario negli altri casi.

A contatto è, come si diceva, più ravvicinato e concreto; tant’è vero che, se si è a contatto di gomito, si sta molto vicini. Il Tommaseo (alla voce contatto dove cita il Fanfani) definiva l’avverbio a contatto “in maniera che l’una cosa tocchi l’altra immediatamente”, cioè senza mediazioni. In contatto è più indiretto e mediato, quasi in potenza, e spesso astratto e figurato. Non per nulla quando (in Mario Tobino, Il clandestino) leggiamo (sempre grazie al corpus PTLLIN): “Dobbiamo metterci a contatto con i tedeschi”, avvertiamo un’imprecisione fastidiosa, perché la costruzione con a darebbe per stabilito, compiuto un contatto presentato in gestazione, solo progettato.

Ora, poiché entrare è prevalentemente un verbo di moto non del tutto concluso, ancora, per così dire, in corso, chi o ciò che (il complemento) esso avvicina al soggetto (che entra), non è né immediatamente né interamente acquisito a un rapporto di stretta vicinanza e quindi la costruzione con in è più adeguata e opportuna, oltre che enormemente più frequente di quella con a (in Google oltre 8 milioni di pagine di entrare in contatto contro solo circa 180 mila di entrare a contatto). Meglio dunque entrare in contatto.

Vittorio Coletti

30 maggio 2022


Agenda eventi

  Evento di Crusca

  Collaborazione di Crusca

  Evento esterno


Avvisi

Dalla parola al fumetto, dal fumetto alla parola

Avviso da Crusca

Partecipa alla realizzazione del piccolo glossario illustrato della lingua del fumetto!
Tutte le informazioni qui.

Chiusure natalizie

Avviso da Crusca

Durante il periodo natalizio gli uffici dell'Accademia resteranno chiusi il 24 e il 31 dicembre 2024.
L'Archivio resterà chiuso dal 24 al 31 dicembre 2024 compresi, la Biblioteca dal 24 dicembre 2024 al 3 gennaio 2025 compresi.

Visite all'Accademia della Crusca

Avviso da Crusca

Per concomitanza con le Feste, la visita all'Accademia della Crusca dell'ultima domenica del mese di dicembre è stata spostata al 12 gennaio 2025 (ore 11).

Vai alla sezione

Notizie dall'Accademia

Tornata accademica Giorgio Vasari: arte e lingua e Presentazione dei restauri della Villa medicea di Castello (13-14 dicembre 2024)

27 nov 2024

Progetto Le parole verdi - natura e ambiente - da Dante ai giorni nostri

12 nov 2024

CruscaScuola: Corso di formazione per i docenti a.s. 2024/2025 Leggere e comprendere i testi: riflessioni, strumenti e strategie didattiche

08 nov 2024

CruscaScuola: Un viaggio tra le parole. Il progetto per i docenti delle scuole secondarie di primo grado per l'a.s.2024/2025

08 nov 2024

L’Accademia della Crusca nomina otto nuovi Accademici

30 ott 2024

Scomparsa l'Accademica Ornella Castellani Pollidori

21 ott 2024

Dalla parola al fumetto, dal fumetto alla parola. Verso un piccolo glossario del fumetto e dell'illustrazione - Istruzioni per l’uso

16 ott 2024

L'Accademia della Crusca partecipa alla Bright Night dell'Università di Firenze

17 set 2024

Vai alla sezione