Alcuni utenti hanno interpellato la Crusca chiedendo se mangiato nel senso di 'che ha già mangiato' possa essere considerato corretto. Rispondiamo con il testo di Luca Serianni, comparso sul numero 31 (ottobre 2005) della nostra rivista La Crusca per voi.
"Si prega di venire già mangiati"?!
«Dalla Spagna la signora Maria Paola Nepi ci scrive: "Ho letto un articolo giornalistico in cui si citava, da un invito a una riunione: 'si prega di venire già mangiati'. È corretto usare mangiato nel senso di 'che ha già mangiato'?".
Una ventina d'anni or sono Tullio De Mauro rispose a un quesito analogo in una rubrica giornalistica (il passo si legge ora nel Grande dizionario della lingua italiana del Battaglia, Torino, UTET, 1961-2002, vol. XIV p. 5: «Non trovano cittadinanza nei vocabolari (salvo errore), forse perché d'uso prevalentemente parlato e assai scherzoso, i fratelli di "bevuto", "cenato", "pranzato" e perfino il cannibalesco "mangiato" sempre con valori attivi. Alle loro spalle si intravede l'ombra augusta della tripletta latina cenatus, pransus e potus, participi passati di ceno, prandeo e poto, con valore attivo»). A qualche anno di distanza, la situazione non è mutata: solo bevuto è registrato dai dizionari nell'accezione di 'ubriaco' (il Battaglia, vol. II p. 202, reca esempi novecenteschi di Jahier e Moretti). Qualcosa di più possiamo mettere insieme in prospettiva storica per cenato, che si legge nel toscanissimo Burchiello («così me ne vo a letto mal cenato», son. CXCII, v. 8 secondo l'edizione di M. Zaccarello, Torino, Einaudi, 2004) e più tardi nell'Alfieri («dopo cenati»: cfr. Battaglia, vol. II p. 959). Rispondendo allo specifico quesito della lettrice, si può osservare che mangiato in senso attivo è possibile soltanto nella lingua parlata e in registro scherzoso; in un invito a una riunione - dunque nell'italiano scritto e per giunta in un registro formale - non ci aspettiamo certo di trovare un uso del genere. Oltretutto è anche una questione di buon senso: se nel cartoncino d'invito non c'è una menzione esplicita (del genere di «Segue rinfresco», «Buffet» o simili), s'intende che non è prevista nessuna refezione: che gli intervenuti vogliano venire dopo aver mangiato oppure a digiuno è affar loro.»
Luca Serianni
1 giugno 2011
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