La lettrice Emanuela R. chiede se si possa tradurre in italiano il termine inglese follow-up, che è usato tale e quale in italiano in testi di carattere medico.
L'inglese follow-up è sia verbo, con il senso di 'dare un seguito', quindi 'approfondire', 'tenere sotto controllo', sia primo elemento nominale con funzione aggettivale in locuzioni composte che si riferiscono al seguito, alla prosecuzione di qualcosa. Una follow-up letter è una lettera che prosegue uno scambio epistolare: può trattarsi della risposta a una lettera di sollecitazione, ma anche di una seconda lettera in cui lo stesso mittente aggiunge delle informazioni che non aveva ancora introdotte nella precedente. Follow-up materials sono materiali di approfondimento. In generale, follow-up actions sono le 'azioni successive', non meramente nel tempo, ma intese a garantire una appropriata continuazione per qualcosa che lo richiede. Ad esempio, follow-up care for prisoners significa tutto ciò che si fa per favorire il reinserimento sociale di ex detenuti dopo la loro scarcerazione.
Chiaramente, insomma, nella sua lingua di origine il termine non ha impiego solo nel campo delle cure mediche; ma tale ambito è uno di quelli in cui, anche in questa lingua, trova più frequente applicazione: il medical follow-up indica i controlli e le cure che si protraggono nel tempo dopo un evento clinicamente notevole. Per questo – e perché quello degli studi medici, come gli altri campi scientifici, vede gli specialisti fare uso continuo della lingua internazionale di scambio – è soprattutto attraverso il lessico della medicina che follow-up è entrato nell'uso italiano. Le visite o le terapie che seguono un'operazione chirurgica saranno dunque visite e terapie di follow-up, e l'insieme delle azioni che si compiono dopo un qualsiasi intervento principale saranno il suo follow-up.
Si può osservare che il termine non è ancora un prestito completamente acclimatato in italiano. A questo fa ostacolo sia l'introduzione molto recente, sia la diffusione limitata (come abbiamo detto) ad alcuni linguaggi settoriali scientifici, sia probabilmente il trattarsi non di una sola parola inglese ma di due, ortograficamente collegate con un trattino che le rende decisamente marcate nella prassi scrittoria italiana. Come conseguenza, a differenza dei prestiti veramente acclimatati, se ne può raccomandare la scrittura in carattere corsivo; fatta eccezione appunto nei testi di ambiti, come quello medico, in cui il termine è frequente e può considerarsi meglio acclimatato.
Per quanto riguarda la sua possibile traduzione con materiale indigeno, bisogna dire che il successo del prestito, come spesso accade, è senz'altro favorito da un parziale vuoto nella lingua di arrivo. Mentre negli usi più generali follow-up equivale semplicemente all'italiano séguito, e quindi non c'è motivo di usarlo in luogo di questo, in contesti medici il termine seguito non richiama un senso così preciso, e se non si vuole usare il prestito si deve ricorrere a locuzioni più pesanti come controlli periodici, cure successive, proseguimento delle cure/dei controlli e simili. Naturalmente la traduzione è anche possibile organizzando la frase in modo diverso: ad esempio medical follow-up is recommended si può tradurre più letteralmente con si raccomandano controlli periodici, ma anche in maniera strutturalmente più libera con si raccomanda di proseguire i controlli; oppure, they should receive careful medical follow-up potrà diventare devono ricevere periodicamente accurate cure mediche, ma anche dovranno essere posti sotto stretto controllo medico.
Edoardo Lombardi Vallauri
Piazza delle lingue: Lingua e saperi
8 giugno 2018
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
Mercoledì 6 luglio 2022 la biblioteca dell'Accademia della Crusca chiuderà alle ore 15.
A causa della chiusura estiva dell'Accademia della Crusca, la biblioteca resterà chiusa dall'8 al 19 agosto compresi.
A causa della chiusura estiva dell'Accademia della Crusca, l'Archivio resterà chiuso dall'8 al 19 agosto compresi.
L'Accademia della Crusca resterà chiusa dall'8 al 19 agosto compresi. Gli uffici riapriranno regolarmente il lunedì 22.
Avvisiamo gli studiosi che dal 1° maggio 2022 per accedere alla Biblioteca non è più necessario esibire la certificazione verde (green pass) né indossare una mascherina, che rimane però fortemente raccomandata nei locali aperti al pubblico o in caso di assembramento.
Avvisiamo che dal 1° maggio, a norma del D.L. 24 marzo 2022 n. 24 e dell'Ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2022, per accedere ai locali dell'Accademia, all'Archivio e alla Biblioteca non è più necessario esibire la certificazione verde (green pass) né indossare una mascherina, che rimane fortemente raccomandata nei locali aperti al pubblico o in caso di assembramento.
Avvisiamo gli studiosi che dal 1° aprile 2022, con l’entrata in vigore del Decreto Legge 24/22 (cosiddetto Decreto Riaperture), per accedere all'Archivio dell'Accademia non sarà più necessaria la certificazione verde (green pass), né base né rafforzata. È obbligatorio invece indossare una mascherina chirurgica.
Avvisiamo gli studiosi che dal 1° aprile 2022, con l’entrata in vigore del Decreto Legge 24/22 (cosiddetto Decreto Riaperture), per accedere alla Biblioteca non sarà più necessaria la certificazione verde (green pass), né base né rafforzata. È obbligatorio invece indossare una mascherina chirurgica.