Etimologia, significato e uso attuale della parola sottana: in seguito a una richiesta telefonica, rispondiamo a Stefano Buglione che desidera conoscere l'etimologia, i significati e l'uso attuale della parola.
Sottana
Si tratta di un sostantivo formatosi sulla forma femminile dell'aggettivo sottano 'che sta sotto', attestato nel latino medievale (nel 1243) nella forma suttana. Il primo significato della parola ne ricalca coerentemente l'etimologia e rimanda a 'un indumento che anticamente faceva parte dell'abbigliamento sia maschile sia femminile ed era costituito da una tunica fornita di maniche, spesso di tessuto pregiato e riccamente ornato, che s'indossava sotto l'abito esterno o il mantello, sporgendone con funzione decorativa' (Grande Dizionario della Lingua Italiana, fondato da Salvatore Battaglia, Torino, UTET, 1961-2002).
La seconda accezione della parola è 'gonna (e anche sottogonna)' e la prima attestazione in questo significato è attribuita all'Algarotti, mentre ne troviamo la prima definizione nel Vocabolario Domestico di Giacinto Carena del 1846, in cui si legge: "quella parte del vestito donnesco che è cucita alla vita o tutta di un pezzo con essa, e che dalla cintura in giù cigne senza stringere tutta la persona. Sottana dicesi anche per gonnella"; già nella prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612) il lemma era stato registrato con un rimando però al sostantivo sottano definito come 'vesta che sta sotto a quella che si tien sopra' quindi nella sua prima accezione.
Altri significati registrati nei dizionari sono 'sottoveste' e 'abito talare'; inoltre, dal significato di 'gonna', attraverso il modo di dire scherzoso "correr dietro alle sottane" nel senso di 'correr dietro alle donne', il termine ha esteso il suo raggio semantico fino a significare, in senso figurato, 'donna'.
Dalle attestazioni riportate, riconducibili ad autori di diversa provenienza, e dalle indicazioni presenti nei più recenti dizionari dell'uso non emerge in modo netto la localizzazione toscana esclusiva del termine che viene classificato come 'comune' e non connotato regionalmente. Questo non esclude ovviamente che l'uso, in particolare l'uso contemporaneo, possa seguire strade che si discostano da quello che possiamo apprendere dagli strumenti lessicografici consultati: senza dubbio si tratta di una parola conosciuta e utilizzata su tutto il territorio italiano nelle sue varie accezioni che però, proprio per la loro vicinanza e talvolta sovrapposizione semantica ('gonna', 'sottogonna', 'sottoveste', 'tonaca'), risultano difficili da isolare e delimitare sul territorio.
Nell'uso comune in Toscana 'sottana' assume l'immediato significato di 'gonna', mentre in altre zone il primo referente può essere un altro (nella maggior parte delle regioni il primo significato comune del termine è quello di 'sottoveste'); all'interno di queste oscillazioni possiamo fare un'ultima osservazione: come è accaduto per molte parole toscane, anche questa ha avuto una larga diffusione a livello nazionale grazie all'uso che ne hanno fatto alcuni grandi scrittori (in questo caso possiamo citare Manzoni per tutti).
Nel caso particolare di sottana è evidente che si tratta di una parola compresa su tutto il territorio nazionale, anche se in molti casi restano nell'ambiguità le diverse sfumature di significato anche per la loro vicinanza semantica, mentre la competenza attiva che prevede la spontanea selezione di questa parola nella rosa delle possibili varianti per indicare 'la gonna' è decisamente prevalente in Toscana.
A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
21 settembre 2004
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