Dal nord (Paolo V., da Brescia, Elena V. dalla provincia di Venezia, Maria T. da quella di Pordenone) e dal centro della penisola (Licia C. dalla provincia di Siena e Pasquale M. da Pescara) ci sottopongono l'uso del verbo spreparare in luogo di sparecchiare (la tavola): quale delle due può considerarsi la forma "più corretta"? Spreparare è forse una voce "arcaica" o rara? O si tratta di un regionalismo?
Sprepariamo? Meglio sparecchiare...
Spreparare, sprepararsi (con s- privativo, negativo), nel senso di 'aprirsi l’abito', 'sbottonarsi', è un regionalismo toscano attestato in questo significato in qualche vocabolario dell’Ottocento (ad esempio il Fanfani). Nel senso di essere impreparato si trova già in testi del Sei- Settecento, ma non ha avuto fortuna. Oggi ha ripreso quota nell’italiano settentrionale nel senso di sparecchiare (lo usa anche Baricco nel recentissimo La sposa giovane). Sarebbe meglio lasciarlo nel dimenticatoio, perché ci sono sinonimi come essere impreparato, sparecchiare, sbottonarsi più mirati ed efficaci. Quando ci sono equivalenti così funzionali, perché ricorrere a recuperi inutili? Una parola destinata a molti significati funziona spesso peggio di una orientata a uno solo. Se usiamo la stessa parola per dire sbottonarsi, sparecchiare e essere impreparato risparmiamo in parole ma perdiamo in proprietà.
Piazza delle lingue: La variazione linguistica
12 aprile 2016
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
Avvisiamo gli interessati che la sede dell'Accademia resterà chiusa venerdì 7 aprile 2023.
A causa dei lavori di installazione del nuovo impianto antincendio nella Sala di lettura della Biblioteca che avranno luogo dal 13 marzo al 14 aprile 2023:
In ottemperanza alla normativa vigente, si raccomanda a tutti coloro che frequentano, a vario titolo, la Villa medicea di Castello, l’osservanza delle seguenti regole da adottare per il contenimento dei consumi energetici:
- all’interno della Villa l’esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale è consentito per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile (art. 1 comma 2 del Decreto del Ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022);
- la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti di ciascun locale della Villa per la climatizzazione invernale non deve essere superiore a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza (art. 19-quater del Decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022);
- l’apertura delle finestre per il ricambio dell’aria deve essere limitata allo stretto necessario;
- regolare la luminosità della luce artificiale a seconda della luminosità esterna;
- spegnere le luci, il monitor del PC e il fancoil quando ci si allontana dalla propria postazione di lavoro e al termine del proprio orario di lavoro;
- non stampare mail o altri documenti, se non strettamente necessario.