Stare all'impiedi

Barbara Giglione da Agrigento, Nicoletta De Marco da Milano, Cristina Di Somma dalla provincia di Roma ci hanno nuovamente chiesto se in lingua sia corretta l'espressione stare all'impiedi. Riproponiamo il testo della risposta di Matilde Paoli pubblicata sulla Crusca per voi n. 34 (aprile 2007).

Risposta

Stare all'impiedi

«Tiziana Pompa chiede se la locuzione stare all'impiedi sia corretta in italiano.

 

La locuzione all'impiedi si trova usata dalla fine del XVI secolo fino ai giorni nostri (come testimoniato dal Grande dizionario della lingua italiana di Salvatore Battaglia, Torino UTET 1961-2002) ed è per questo che nel Grande dizionario italiano dell'uso Torino, UTET 1999-2000 di Tullio De Mauro, forse l'opera lessicografica più aperta nell'accogliere la varietà dell'uso nella lingua, è glossata come comune, ovvero generalmente nota a chiunque abbia un livello medio superiore di istruzione, a fianco della locuzione in piedi; mentre l'avverbio impiedi è classificato tra i vocaboli rari, di basso uso, attestato prima del 1607.

 

Per quanto riguarda letteratura la LIZ [Letteratura Italiana Zanichelli, a cura di P. Stoppelli e E. Picchi, 2001] riporta la testimonianza di Pietro Giannone (1676-1748), pugliese ma attivo a Napoli, che, nella Vita scritta da lui medesimo (Cap. 5,1.63), usa la locuzione, così come più tardi la usa il Verga in più luoghi (I carbonari della montagna: capp. 34.19, 35.13 e 45; Vita dei campi: L'amante di Gramigna.4; Novelle rusticane: La roba.2; Tigre reale: cap. 14.24).
Locuzione diversa si trova in un articolo dal titolo Oggetti di belle arti nel n. 106 del Conciliatore (Milano 1818-1819) dove, parlando di quadri, si scrive: "Il secondo per l'impiedi, già esposto anche l'anno scorso, seguita ad essere commendato da' conoscitori" (corsivo mio).

 

Evidentemente la possibilità di locuzioni con impiedi è una potenzialità dell'italiano, anche se è da notare che la forma all'impiedi non ricorre per esempio in usi figurati con il verbo stare: non ci si può riferire cioè a argomenti, discorsi o altro che (non) stanno all'impiedi intendendo che (non) reggono alla prova. Questo è da vedersi come una spia della minore vitalità nell'italiano standard rispetto a in piedi, come conferma la testimonianza delle inchieste LinCi - La lingua delle Città (progetto coordinato da T. Poggi Salani e A. Nesi, Dipartimento di Filologia e critica della letteratura dell'Università di Siena, in collaborazione con le Università di Genova, Verona, Lecce, Cagliari, Roma3 e l'Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa, di prossima pubblicazione in rete). Nelle città indagate (L'Aquila, Arezzo, Cagliari, Catania, Carrara, Firenze, Genova, Lecce, Livorno, Latina, Milano, Nuoro, Oristano, Prato, Roma, Siena, Sassari, Verona) si chiede fra l'altro se in lingua si preferisca dire stare in piedi o all'impiedi. La scelta di all'impiedi appare minoritaria: le attestazioni più numerose, in linea con le testimonianze della letteratura, si registrano per Catania (tre informatori su dodici); due attestazioni a Roma, a Latina e a Firenze; infine una a Cagliari e Milano.

 

La formazione di all'impiedi da in piedi è normale nella lingua: da in piedi si è passati alla forma unica impiedi (con restituzione grafica del passaggio di n a m davanti a consonante labiale) con valore avverbiale; successivamente si è passati alla forma ampliata all'impiedi con l'aggiunta della preposizione articolata; come da in dietro si è passati a indietro e all'indietro (o anche da fuori a al di fuori o da sopra a al di sopra e così via).

 

Si può concordare con De Mauro sulla legittimità dell'impiego in lingua di all'impiedi, non fosse altro che sulla scorta dell'uso: facendo una ricerca su Google di all'impiedi in testi provenienti dall'Italia risultano 13.400 pagine. Da un sommario esame delle testimonianza la locuzione compare più frequentemente in combinazione col verbo stare, ma non sono rare anche espressioni come aspettare o attendere, viaggiare, scattare o levarsi, rimanere o restare all'impiedi. Si trovano anche, anche se molto più raramente, usi in dipendenza di sostantivi come attesa all'impiedi, cena all'impiedi, mensa all'impiedi e posti all'impiedi. Pur con le cautele del caso non si può negare che si tratti, quanto meno, di una tendenza in atto».

 

Matilde Paoli

 

 

16 dicembre 2011


Agenda eventi

  Evento di Crusca

  Collaborazione di Crusca

  Evento esterno


Avvisi

Chiusura dell'Accademia

Avviso da Crusca

L'Accademia della Crusca resterà chiusa il 26 aprile 2024.

Vai alla sezione

Notizie dall'Accademia

Italiano e inglese nei corsi universitari: la lettera aperta del Presidente dell'Accademia al Rettore dell’Alma Mater Studiorum e alla Ministra dell’Università

23 feb 2024

Giornata Internazionale della lingua madre: il contributo video del presidente dell'Accademia Paolo D'Achille

21 feb 2024

"Sao ko kelle terre... Piccola storia della lingua italiana": la Compagnia delle Seggiole in scena alla Villa medicea di Castello con uno spettacolo dedicato alla storia dell'italiano

25 gen 2024

Il restauro degli infissi dell'Accademia per il concorso Art Bonus 2024

25 gen 2024

Scomparso l'Accademico Angelo Stella

15 dic 2023

Corso di formazione per insegnanti Le parole dell’italiano: idee e pratiche efficaci per insegnare e apprendere il lessico

15 nov 2023

25 ottobre 2023: il Collegio della Crusca nomina 10 nuovi accademici

27 ott 2023

Aspettando la Piazza delle lingue: quattro incontri all'Accademia della Crusca

05 ott 2023

Vai alla sezione