Alcuni utenti ci hanno segnalato il verbo surfare tra le parole nuove. Pur non trattandosi di un vero e proprio neologismo, si tratta di una formazione che presenta aspetti interessanti.
Surfare
Surfare è senza dubbio una parola che mostra in modo trasparente la modalità di formazione: al nome inglese surf è stata applicata la desinenza verbale italiana della prima coniugazione -are (quella ancora maggiormente produttiva nella formazione di nuovi verbi, come ad esempio linkare, becappare, dribblare, ecc.). Anche se si tratta sicuramente di una formazione recente, non può essere considerato un neologismo: è infatti un verbo ormai comunemente utilizzato e già attestato anche in alcuni vocabolari. In particolare nel GDLI è registrato con la definizione 'praticare il surfing' e datato 1993, mentre il GRADIT contempla solo l'accezione più vecchia di 'ballare il surf' (1966). La base inglese surf infatti, oltre ai significati correnti di 'tavola da surf' e di 'windsurf', negli anni Sessanta è stata utilizzata anche per indicare un ballo nordamericano i cui movimenti ricordavano quelli di chi pratica il surfing e, proprio dalla parola in questa accezione, ha avuto origine il verbo derivato surfare nel significato di 'ballare il surf'. La forma quindi risale alla seconda metà degli anni Sessanta anche se con un altro significato rispetto a quello attuale. Il ballo poi è passato di moda e con lui si è perso anche l'uso del verbo in questa particolare accezione. Il derivato surfare ha ripreso campo nel significato che tutti conosciamo all'inizio degli anni Novanta, questa volta sulla base surf nel suo significato proprio.
Una novità però la possiamo individuare in una nuova accezione che questo verbo ha assunto nel linguaggio dell'informatica: già prevista nel Gergo telematico di Maurizio Codogno (1993-1998, visibile in rete all'indirizzo http://xmau.com/gergo/index.html) con la seguente definizione: "Sinonimo di navigare, usato però generalmente col significato di un'azione più leggera: insomma, se hai bisogno di cercare informazioni navighi, altrimenti surfi semplicemente. (Il verbo è intransitivo, anche se è facile trovare un complemento d'oggetto interno, come in "surfare la rete"). Etim.: calco dall'inglese surf.", è entrata recentemente nel Vocabolario della lingua italiana Zingarelli (Bologna, Zanichelli, 2004), dove, sotto la voce surfare è stata aggiunta la definizione di 'esplorare la rete Internet passando da un sito all'altro', potremmo dire una sorta di zapping in rete in cui al concetto di 'navigare' che prevede una certa continuità e scorrevolezza si contrappone l'idea di spizzicare qua e là nella rete, con un andamento meno fluido. L'affermazione di questo nuovo significato è stata probabilmente favorita dalla diffusione del termine surfing nella stessa accezione: già nel GRADIT infatti alla voce surfing, marcata come termine specialistico dell'informatica, è contemplata come terza accezione quella di 'navigazione in Internet per pura curiosità, senza scopi particolari'; si ritrova poi registrata nel Dizionario di informatica di Giuseppe De Sanctis (Roma, Il Calamo, 2005) con la seguente spiegazione 'Al pari dell'espressione navigare, è una metafora dell'utilizzo di Internet, e in particolare del Word Wide Web, per dire "esplorare casualmente le risorse offerte dai links". Il surfing è analogo allo zapping televisivo [p. 388].
A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
10 giugno 2005
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
Avvisiamo i visitatori che, a causa dei lavori di restauro in corso nella sede dell'Accademia, l'accesso alla villa di Castello è momentaneamente spostato al civico 48.