Diversi lettori chiedono se il verbo orizzontarsi sia corretto e possa essere usato come sinonimo di orientarsi.
Un aiuto per orientarsi (o orizzontarsi) nelle scelte linguistiche
Sia orientarsi sia orizzontarsi sono termini di uso pienamente legittimo. Il primo è il riflessivo di orientare, derivato da oriente ‘est’, e significa ‘stabilire la propria posizione rispetto ai punti cardinali’, quindi in senso figurato ‘raccapezzarsi, ritrovarsi, capire in che posizione ci si trova’ anche rispetto ad altri tipi di punti di riferimento. Il secondo deriva in modo analogo la forma e il significato da orizzonte “linea apparente che delimita il raggio visuale di un luogo e lungo la quale il cielo sembra congiungersi con la superficie terrestre” (GRADIT), rispetto a cui esprime lo stesso concetto: ‘riconoscere dove ci si trova rispetto a qualche punto dell’orizzonte’, quindi ‘raccapezzarsi, capire dove ci si trova’, anche nei sensi figurati.
Esistono tuttavia differenze fra i due verbi. Orizzontarsi si limita al senso che abbiamo detto, e ammette solo circostanziali nominali (orizzontarsi nel deserto, nella selva delle norme vigenti). Orientarsi, poiché contiene l’idea di un preciso punto cardinale, oltre a questo uso (orientarsi con la bussola, in un vasto programma d’esame), ha anche il valore (originario e ormai quasi desueto) di ‘volgersi a oriente’, da cui quello più generale di ‘dirigersi in una direzione’, con complementi nominali (orientarsi a nord-ovest, verso la cima della montagna), usato comunemente anche in senso figurato: orientarsi a/verso una facoltà umanistica. Da qui, per estensione, il senso di ‘avere l’intenzione’, in cui ammette complementi frasali: si orientano a non venire; mi sto orientando a comprarli entrambi.
Edoardo Lombardi Vallauri
Piazza delle lingue: La variazione linguistica
22 marzo 2016
Evento di Crusca
Collaborazione di Crusca
Evento esterno
Dal 3 gennaio 2023, per gli studiosi che accedono alla Biblioteca è in vigore un nuovo regolamento.
In ottemperanza alla normativa vigente, si raccomanda a tutti coloro che frequentano, a vario titolo, la Villa medicea di Castello, l’osservanza delle seguenti regole da adottare per il contenimento dei consumi energetici:
- all’interno della Villa l’esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale è consentito per 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile (art. 1 comma 2 del Decreto del Ministro della Transizione ecologica del 6 ottobre 2022);
- la media ponderata delle temperature dell'aria, misurate nei singoli ambienti di ciascun locale della Villa per la climatizzazione invernale non deve essere superiore a 19 gradi centigradi, più 2 gradi centigradi di tolleranza (art. 19-quater del Decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022);
- l’apertura delle finestre per il ricambio dell’aria deve essere limitata allo stretto necessario;
- regolare la luminosità della luce artificiale a seconda della luminosità esterna;
- spegnere le luci, il monitor del PC e il fancoil quando ci si allontana dalla propria postazione di lavoro e al termine del proprio orario di lavoro;
- non stampare mail o altri documenti, se non strettamente necessario.